Walmart ha annunciato martedì una partnership con OpenAI per permettere ai clienti e ai membri del Sam’s Club di fare acquisti direttamente su ChatGpt, grazie alla funzione Instant Checkout integrata nel chatbot. Dopo la notizia, il titolo Walmart è salito del 5%.
Il più grande rivenditore al mondo rafforza così la propria strategia sull’intelligenza artificiale, adottata da molte aziende per ottimizzare le operazioni e contenere i costi. L’iniziativa segue il lancio di Sparky, assistente basato su IA generativa già presente nell’app di Walmart, che aiuta gli utenti a scegliere i prodotti e a consultare in modo sintetico le recensioni.
L’obiettivo è ridurre il divario con Amazon, che ha introdotto Rufus, un assistente per gli acquisti capace di rispondere in linguaggio naturale a domande sui prodotti. L’accordo tra Walmart e OpenAI arriva dopo intese simili firmate da OpenAI con Etsy e Shopify.
Secondo SimilarWeb, a settembre il 15% del traffico di riferimento di Walmart proveniva da ChatGpt, contro il 9,5% di agosto. Si tratta però di una quota minima: i referral dal chatbot rappresentano meno dell’1% del traffico totale del sito.
In una nota, Deutsche Bank ha definito la collaborazione tra Walmart e OpenAI – sostenuta da Microsoft – un passo destinato a “intensificare la concorrenza” e “rimodellare il settore dei beni di consumo confezionati”. L’istituto prevede che l’adozione su larga scala di sistemi di IA agentica, capaci di gestire acquisti e raccomandazioni, possa mettere in difficoltà i marchi tradizionali che non sapranno adattarsi, fino a renderli “invisibili” nelle piattaforme digitali dominate dall’intelligenza artificiale.
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