Un investimento da circa 15 milioni, di cui 1,7 arrivati grazie ai fondi pubblici della Regione Emilia-Romagna e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Ma l’Rcf Arena (per gli appassionati di concerti, semplicemente il Campovolo) è sempre più un flop. A creare il mito fu il concertone di Luciano Ligabue nel 2005: 165.264 spettatori, per anni il record europeo di biglietti venduti. Ecco allora l’idea: trasformare l’area dismessa dell’aeroporto di Reggio Emilia in un maxi spazio attrezzato per rendere la città rossa il paradiso dei concerti. Il momento sulla carta sarebbe ideale: dopo il Covid il comparto è esploso, tanto che secondo Assoconcerti nel 2024 la musica dal vivo ha creato un giro d’affari da 4,5 miliardi. Un fiume di soldi che però pare arrivare ovunque tranne che nel feudo del Pd.
A Milano lo spettacolo di Bad Bunny in programma il prossimo maggio è sold out già da mesi. Così come non si trovano più biglietti per il tour estivo di Vasco. Impossibile anche accaparrarsi un posto per il concerto di Ultimo, che a luglio polverizzerà i record di presenze: 250mila fan si stanno preparando a invadere Roma. La vicina Unipol Arena di Bologna – appena 73 chilometri da Reggio Emilia – ha aperto le prevendite per dicembre 2026, quando si esibirà Il Volo. Ma il sito di Rcf Arena resta deserto. Nessun concerto in programma per la prossima estate.
Cattiva stella
Il maxi spazio (capienza 100mila spettatori) è nato sotto una cattiva stella. Inaugurato nel 2019, è stato investito in pieno dal treno pandemia. Poi i programmi di rilancio. Nel 2022, concerto inaugurale sempre con il nume tutelare Ligabue. Nel 2023, arriva qualche grande nome: Harry Styles, Pinguini Tattici Nucleari, Zucchero e il live benefico a favore degli alluvionati Italia loves Romagna. La stagione chiude con un milione di rosso. Si spera nel 2024, ma la situazione resta stagnate: si esibiscono Ac/Dc e Ramstein, poi il vuoto, però se non altro i conti migliorano. Le perdite si riducono a 101.000 euro.
E il 2025? Da dimenticare. Tornano Ligabue (che celebra i 20 anni dal primo Campovolo) e i Pinguini Tattici Nucleari. Poi la stagione finisce. [TESTO-BASE]Il festival Le Cirque Top performer salta perché non sono stati venduti abbastanza biglietti. A giugno la società C. Volo Spa, che gestisce Rcf Arena (formata da Coopservice, Arena Campovolo, Finregg, Nial Nizzoli, Rcf Group, Smart Group e Taste) ha ricapitalizzato per portare i conti in equilibrio. Se all’inizio l’organizzazione dei concerti era affidata solo alla Friends & Partners di Ferdinando Salzano, ora l’esclusiva non c’è più. Ma il cartellone 2026 è rimasto comunque vuoto: nessun concerto in programma sul sito, nessun evento segnalato sui grandi portali di vendita di biglietti come Ticketone.
L’indotto
La città aspetta quei 50 milioni di incassi legati all’indotto promessi dall’allora sindaco, il dem Luca Vecchi. Passata la sbornia fatta di annunci, ora il Comune cerca di rimediare alla figuraccia e ammette a denti stretti: «Abbiamo peccato di provincialismo a pensare che, dotandoci dell’arena spettacoli più bella d’Europa, avremmo avuto la fila dei big della musica per esibirsi al Campovolo».
Quest’estate, intanto, il Liga darà forfait: in Italia ha scelto Milano, Roma e Torino. E ha lanciato pure un tour europeo fra Barcellona, Madrid e Londra, già tutto esaurito. Senza il suo «santo patrono», al Campovolo non resta che piangere.
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