Dal centro congressi di Sharm el-Sheikh, dove è stata firmata la pace per Gaza, alle residenze reali, dai palazzi storici fino a Hollywood. In Italia un’azienda toscana d’eccellenza con solo 40 dipendenti arreda dimore internazionali permettendo alle filiere del made in Italy di Pistoia e Prato di assurgere a una dimensione glocal. «Formitalia è un’azienda familiare guidata da mio fratello Gianni, io mi occupo della parte marketing e mio figlio Duccio sta muovendo i primi passi al nostro fianco», racconta a Moneta Lorenzo David Overi.
Stile riservato e artigianale, il gruppo 100% italiano (dai tessuti alle pelli e al legno), è riuscito a passare indenne dalle grandi crisi dei mercati, dai conflitti e dalle tensioni commerciali compensando nel momento giusto quelle che erano le entrate mancate della vendite al dettaglio con grandi commesse internazionali salvando, a sua volta, tutta la filiera di subfornitori toscani (ma anche veneti) che lavorano per il gruppo.
Finito alla ribalta per essersi seduto al tavolo della storia, paradossalmente il gruppo non ama i riflettori, «meglio essere che apparire», chiosa Overi pur riconoscendo con orgoglio la partecipazione all’evento.
«Del resto non è la prima volta che sulle nostre poltrone siedono i rappresentanti di quasi tutti i Paesi del mondo», aggiunge, «Avevamo allestito l’arredamento completo del conference center già per La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022, la Cop27, con scrivanie, tendaggi, e tutto ciò che contribuisce a rendere confortevole, personalizzato e di altissima qualità un ambiente destinato ai leader di summit mondiali».
E questa volta è toccato a Donald Trump. Per lui e gli altri firmatari, «poltrone strutturate con bracciolo e basamento girevole, rivestite in radica di legno e pelle, mentre le grandi scrivanie, su cui materialmente è stato siglato il patto, sono di pelle intrecciata e radica di mogano, con preziosi intarsi».
Una credibilità e una forza costruite in oltre 60 anni di attività. Oggi il gruppo conta un fatturato 2024 di 10 milioni e nei prossimi 4 anni «pensiamo di salire di un altro 30-40% grazie ai nuovi progetti e alle nuove commesse in portafoglio».
In particolare, «lavoriamo nei Paesi del Mediterraneo, Nord Africa ed Egitto, ma anche in Cina e nell’Est, una volta la Russia rappresentava il 20% del nostro business». Ma anche in questo caso l’impatto è stato meno dirompente del previsto. «Allo scoppio del conflitto e con la chiusura del mercato, siamo riusciti in un rapido switch verso altre aree di riferimento diversificando le commesse. Pensiamo comunque che una volta concluso il conflitto russo-ucraino si potrà favorevolmente riaprire un mercato chiave per il mobile di lusso».
Intanto Formitalia si è aperta anche alla progettazione e sta lavorando agli interni della Torre residenziale Riva di Fort Lauderdale, negli Usa, nonché all’arredamento di grandi hotel e residenze più o meno storiche.
Un mondo dove il made in Italy conta moltissimo: «Un biglietto da visita imprescindibil», spiega Overi ricordando che, in Usa, Formitalia «sta partecipando a High Point Market, una delle più grandi fiere al mondo dedicate ad arredo e interior design con uno showroom permanente in Casa Italia».
Ad aprile e a ottobre High Point si trasforma in una vera città del mobile, dell’home decor, del design e dell’illuminazione.
Negli anni Formitalia non ha mai pensato né alla Borsa, né tanto meno all’ingresso di nuovi soci come i fondi di investimento. «Non ne abbiamo bisogno e tradiremmo il nostro Dna fatto di unicità, semplicità e flessibilità. Per fare bene non è necessario avere per forza una dimensione enorme e noi crediamo molto nella nostra impronta familiare, territoriale e artigianale. Un plus unico se declinato a livello globale».
E a proposito di globale, Formitalia Oltreoceano è sbarcata anche a Hollywood con un accordo di licenza esclusiva con la Warner Bros. «Abbiamo ideato due collezioni di successo, la Wayne Enterprises, ispirata a Bruce Wayne (ovvero Batman), ma anche la prima linea di arredamento dedicata al suo diretto antagonista, The Joker. Quest’ultima l’abbiamo realizzata in collaborazione con Stellantis Design Studio».
Il velluto è il tessuto protagonista della nuova proposta, accostato ad altri materiali in un gioco di contrasti. The Joker Throne è il cuore della collezione, e un omaggio al sorriso esagerato e inquietante del Joker è anche The Smile Sofa, rivestito in velluto rosso intenso e caratterizzato da spigoli e curve audaci.
Oltre all’universo Warner, Formitalia ha presentato anche le creazioni di Didi Collection, una linea esclusiva di accessori per la casa che ha l’obiettivo di preservare il know how artigianale del partner storico: l’azienda fiorentina guidata da Leonardo Boni Baldi, attiva da oltre 100 anni nella lavorazione dei cristalli è stata colpita duramente dalla crisi legata al Covid.
Per ora Formitalia rivela che anche i dazi non sembrano un problema e che il mercato americano continua a dare soddisfazione. «Nei prossimi anni vogliamo crescere grazie alle tante commesse in portafoglio e il mio sogno è solo uno: passare le redini di tutto questo a mio figlio».
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