L’inconfondibile caschetto nero continua ad affascinare: sensualità ed eleganza in un tratto di penna. Valentina, la musa del desiderio e dell’immaginario borghese disegnata da Guido Crepax, è oggi molto più di un fumetto. Le tavole originali che la ritraggono sono tra i pezzi più ambiti dai collezionisti e in asta possono superare 30 mila euro di valore. Così accade con Corto Maltese, il marinaio sognante di Hugo Pratt, ormai presenza fissa nei cataloghi delle principali case d’asta. Le illustrazioni che raccontano le sue avventure sono contese tra gli appassionati e rappresentano un esempio di collezionismo in crescita, che si estende ben oltre il singolo personaggio. E che comprende un universo fatto di carta, inchiostro e tempera.
«Quello del fumetto e delle tavole originali è un mercato giovane e di nicchia, che ha iniziato a strutturarsi negli ultimi quindici anni, ampliando progressivamente la propria platea. In Francia e negli Stati Uniti è già molto vivace e con prezzi più alti rispetto all’Italia, dove questa forma d’arte è stata nobilitata grazie anche a importanti mostre internazionali», spiega a Moneta Daniele Gradella, responsabile dipartimento Fumetti di Finarte. Si stima che attorno ai fumetti da collezione ci sia un giro d’affari globale da oltre 14 miliardi di dollari, con un’importante previsione di crescita a 32 miliardi entro il 2033. L’effetto nostalgia spinge le compravendita e dà costante linfa al settore: nel nostro Paese le tavole più apprezzate sono quelle di Milo Manara, Guido Crepax, Andrea Pazienza, Aurelio Galleppini, ideatore di Tex Willer, e Angelo Stano, copertinista di Dylan Dog (solo per citare alcuni nomi di spicco). Molto ricercate anche le illustrazioni degli americani Jack Kirby, John Romita e Frank Miller, dalle cui matite sono usciti super eroi come Capitan America, Hulk e l’Uomo Ragno. All’asta, i grandi classici toccano vette da capogiro: una tavola originale di Tintin, disegnata da Hergé, nel 2023 è stata battuta a Parigi per 2,6 milioni, stabilendo un record. E a dicembre Finarte metterà in vendita una copertina di Corto Maltese (ritratto per l’occasione a figura intera) con base d’asta fissata a 20mila euro. La previsione è che i rilanci possano portare a un’assegnazione finale più che raddoppiata.
«Il valore è dato dall’autore e dal fatto che sia riconosciuto a livello internazionale. Poi conta il soggetto ritratto e il fatto che compaia in una o più vignette. Se le tavole sono poi diventate un fumetto pubblicato, il valore aumenta. Inoltre, le copertine originali valgono molto più di una tavola interna», argomenta Gradella. E la firma dell’autore? Prestigiosa sì, ma non fondamentale. «Molti illustratori importanti non sempre hanno firmato tutti i loro disegni». A differenza di quanto accade in altri segmenti del collezionismo, quali la filatelia e l’antiquariato, in questo caso lo stato di conservazione è un fattore auspicabile ma non fondamentale: «Le tavole originali sono pezzi unici di fronte ai quali il collezionista deve prendere o lasciare».
A far salire le quotazioni sono anche le mode, spesso cicliche o sorprendenti proprio come avviene nelle più tradizionali arti figurative. «Negli ultimi anni vanno molto le copertine dei fumetti sexy anni Settanta italiani, che all’epoca erano considerati di bassa lega, roba da caserma, e che in realtà erano realizzate da illustratori veramente bravi, poi riscoperti grazie a una particolare attenzione del mercato americano, che ha fatto alzare le quotazioni», rivela al riguardo Gradella. Così, alcuni disegni un tempo ritenuti licenziosi e in qualche modo di serie B, oggi vengono riscoperti e valutati a ragion veduta come pezzi da esporre in vetrina. Un ribaltamento culturale e di prospettiva che racconta quanto il fumetto, da linguaggio popolare talvolta sminuito, sia diventato negli anni un territorio da collezione ricercato, in grado di coniugare passione e investimento. Non è un caso che accanto al mercato delle tavole si sia sviluppato un parallelo e complementare interesse per le illustrazioni, opere autonome in cui il disegno non è vincolato alla narrazione sequenziale, ma diventa espressione pura dello stile, della tecnica e dell’immaginario dell’autore. Anche qui, i prezzi in listino possono gonfiarsi facilmente. «Dai primi del Novecento a oggi sono stati realizzati esemplari molto belli».
E con l’avvento della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale quelle opere sono destinate ad acquisire maggior valore. «Da anni il digitale è entrato in questo mondo e molti giovani illustratori hanno adottato la tecnologia in maniera preminente, precludendosi però una fetta importante di pubblico. Il fascino della tavola fatta a mano, infatti, non potrà mai essere sostituito». L’algoritmo, benché addestrato dalla migliore mente creativa, non può nulla contro il fascino di Valentina e il ciuffo spettinato di TinTin.
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