La settimana che prende il via oggi si apre con sviluppi importanti sul fronte shutdown. Iniziato lo scorso 1° ottobre, ha paralizzato l’attività federale per oltre quaranta giorni, lasciando senza stipendio più di 600mila lavoratori e rallentando una macchina amministrativa che vale circa il 20% dell’economia statunitense. Ieri il Senato ha passato una misura (con 60 favorevoli e 40 contrari), che apre la strada a un voto che potrebbe tenersi oggi o domani.
“Dopo settimane di incertezza politica, la prospettiva di una riapertura spinge gli investitori a prezzare una maggiore stabilità fiscale e a ridurre l’incertezza per la Federal Reserve, rimasta priva di dati ufficiali durante la chiusura”, ha commentato Gabriel Debach, market analyst di eToro. Il Congressional Budget Office stima che lo shutdown stia costando circa 15 miliardi di dollari a settimana, con un impatto sul Pil del quarto trimestre pari a 1,5 punti percentuali. Di conseguenza, l’ottava parte con un recupero degli asset rischiosi e rendimenti in salita, dopo una settimana abbastanza pesante (il Nasdaq ha archiviato la peggiore settimana da aprile).
Se lo shutdown finirà in questi giorni, è possibile che riprenda il flusso di dati. Al netto della ripresa della pubblicazione dei dati, il calendario vede un gran numero di membri Fed e Bce prendere la parola, una tornata di indicazioni macro cinesi e la coda delle trimestrali. Il 90% delle società dell’S&P500 ha già pubblicato e questa settimana vedremo Cisco e Applied Materials; in Europa riportano, tra le altre, Deutsche Telekom, Enel e Siemens, ma non solo.
Con possibile fine shutdown, occhio ai dati Usa
Se effettivamente lo shutdown terminerà nei prossimi giorni, l’attenzione del mercato si rivolgerà ai dati macro targati Usa. In particolare, l’inflazione degli Stati Uniti, prevista giovedì 13, che dovrebbe riportare un leggero rialzo dei prezzi. Una indicazione, insieme ai prezzi alla produzione e alle vendite al dettaglio, in agenda il giorno dopo, che saranno guardati da vicino dalla Federal Reserve, rimasta priva di dati ufficiali in questo periodo di chiusura.
La voce di Fed e Bce
Sarà importante seguire anche i numerosi interventi di banchieri Fed, visto anche che i recenti dati sul mercato del lavoro hanno registrato un peggioramento in ottobre. Tra l’altro, saranno diversi anche i discorsi dei membri Bce, dai quali però non dovrebbero giungere prese di posizione tali da modificare le aspettative di mercato sulle future mosse dell’Istituto di Francoforte.
Indicazioni dalla Cina
Indicazioni macro di rilievo arriveranno dalla Cina. Dopo il dato sull’inflazione, diffuso nel fine settimana, si guarda a venerdì 14, quando verranno pubblicate le vendite al dettaglio che terranno conto della spesa delle famiglie durante il periodo della golden week, che è stata la prima settimana di ottobre.
I conti a Piazza Affari
Infine, appuntamento anche con alcune società quotate a Piazza Affari, che diffonderanno i conti nei prossimi giorni. In arrivo mercoledì 12 i risultati di Poste Italiane, e poi giovedì 13 toccherà ad Enel, Generali e Terna.
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