Redditività in forte crescita per Fincantieri che chiude i primi 9 mesi dell’anno con ricavi in aumento del 20% a 6,73 miliardi, ebitda a 461 milioni (+40%) e un significativo incremento della profittabilità in tutti i segmenti di business.
L’ebitda margin al 6,9% risulta in aumento rispetto al 6,3% di fine 2024. Lo posizione finanziaria netta a debito per 1.648 milioni, in leggero miglioramento rispetto al dato di fine 2024, pari a euro 1.668 milioni, con un rapporto di indebitamento (PFN/EBITDA LTM) pari a 2,6x, in ulteriore riduzione rispetto al rapporto di 3,3x registrato al 31 dicembre 2024.
I nuovi ordini acquisiti sono pari a 16 miliardi, in crescita del 88% rispetto ai 9M 2024 (euro 8,5 miliardi), superiori al valore record registrato in tutto il 2024, con un book-to-bill pari a 2,4x. Backlog a euro 41,0 miliardi, in aumento del 32% rispetto al dato di fine 2024, con carico di lavoro complessivo pari a euro 61,1 miliardi, circa 7,5 volte i ricavi del 2024.
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Confermati i target 2025 in attesa del nuovo piano
Fincantieri, che entro fine anno approverà il nuovo Piano Industriale 2026-2030, conferma i target per il 2025 che sono di ricavi a circa euro 9 miliardi, ebitda margin oltre il 7% e rapporto di indebitamento (PFN/EBITDA) tra 2,7x e 3,0x.
“Continuiamo a perseguire una crescita robusta su ricavi, margini e portafoglio ordini con tre effetti positivi concorrenti: il consolidamento della performance economico finanziaria degli ultimi tre anni; il posizionamento virtuoso dell’azienda nel ciclo industriale positivo che caratterizza il futuro settore; la creazione di valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder sociali e finanziari”, rimarca Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri.
“Con oltre 60 miliardi di carico di lavoro per i prossimi dieci anni – prosegue l’ad del gruppo della cantieristica navale – aumenta l’apporto di Fincantieri all’economia nazionale e territoriale generando, grazie ad acquisti di beni e servizi in Italia per circa l’80%, visibilità economica nella filiera e stabilizzazione del lavoro. Continua anche a crescere il contributo del Gruppo al percorso di innovazione strategica del Paese con il lancio dei primi droni autonomi subacquei per la protezione delle infrastrutture critiche subacquee e dei porti, l’entrata nei droni militari unmanned di superficie per il pattugliamento delle coste, l’avvio della produzione in Italia di sistemi di propulsione a celle a combustibile e della produzione di pacchi batterie per uso navale militare e civile, oltre al lancio di Fincantieri Ingenium dedicata alla creazione di una piattaforma di dati ed applicazioni per l’introduzione dell’intelligenza artificiale nella conduzione delle navi e nel mondo dei porti”.
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