Stretta sui furbetti della Naspi: chi rifiuta anche una sola offerta di lavoro idonea perderà il sussidio. La novità è contenuta nel nuovo decreto sulla Sicurezza sul Lavoro.
Un’offerta viene giudicata idonea e diventa vincolante quando rispetta contemporaneamente quattro requisiti fondamentali: l’azienda che propone il lavoro deve operare nello stesso ambito del precedente impiego del disoccupato, oppure in settori considerati affini; il ruolo deve riguardare attività equivalenti a quelle svolte in passato; la retribuzione non può essere inferiore a quella percepita nell’ultimo rapporto di lavoro; la sede lavorativa deve trovarsi nello stesso Comune dell’impiego precedente, oppure entro un raggio massimo di 20 chilometri. In questi casi la decadenza dell’assegno (non solo Naspi ma anche Discoll o Iscro) è immediata e non ci sono possibilità di una seconda chance.
Si potranno invece rifiutare fino a due offerte qualora le offerte rispettino comunque dei requisiti considerati accettabili, ovvero: quando la retribuzione proposta è inferiore fino al 10% rispetto all’ultimo stipendio percepito, a condizione che il ruolo sia coerente con il titolo di studio posseduto dal disoccupato e che la sede di lavoro si trovi entro un raggio di 50 chilometri dall’ultimo luogo di impiego. Alla terza proposta con queste caratteristiche, l’accettazione diventa obbligatoria oppure si perde automaticamente l’assegno.
Per poter presentare una nuova domanda dovranno trascorrere due mesi.
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