Il Bitcoin continua la sua parabola discendente: la criptovaluta è scesa sotto la soglia dei 90.000 dollari per la prima volta da aprile, dopo i picchi di un mese e mezzo fa, con un nuovo record sopra i 126.000 dollari. Giù anche Eth del 5,36% in un giorno, Xrp con -4,52%, Doge con -4,04% e Ada con -6,23%.
Secondo Bloomberg, i trader sono diventati ribassisti sul Bitcoin e hanno indicato che l’ultima ondata di vendite non ha ancora raggiunto il minimo. L’attività di acquisto di opzioni per proteggersi da un ulteriore calo fino a 80.000 dollari è aumentata, secondo il report. “La prolungata svendita di Bitcoin ha sicuramente amplificato l’allarme di rischio del mercato, rafforzando la sensazione che qualcosa di più profondo potrebbe muoversi sotto la superficie”, ha detto a Bloomberg Hebe Chen, analista di Vantage Markets a Melbourne. “Potremmo assistere a un ulteriore rischio di ribasso per le criptovalute, poiché gli aggiustamenti del portafoglio vengono effettuati per scelta o per coprire le perdite sui titoli azionari”, ha aggiunto Nick Twidale, analista capo di mercato presso At Global Markets a Sydney.
A pesare diversi fattori fra cui il clima di incertezza economica e i timori che la Federal Reserve non tagli ulteriormente i tassi di interesse a dicembre. Secondo il Global Credit Team di Algebris Investments, “i mercati ora scontano una probabilità del 50% di un taglio dei tassi alla riunione di dicembre. L’inflazione non sta aumentando, mentre i dati alternativi sul mercato del lavoro indicano un deterioramento, sebbene meno grave rispetto a qualche settimana fa”.
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