Con una decisione storica, Moody’s promuove il rating dell’Italia. Non accadeva da 23 anni. Il giudizio del nostro Paese sale così a Baa2, due gradini sopra l’investment grade, con evidenti benefici per lo spread e quindi per le prossime emissioni di Bot e Btp da parte del Tesoro. L’outlook (cioè le prospettive) è ora stabile.
“Il miglioramento del rating riflette un percorso coerente di stabilità e decisioni politiche che migliorano l’efficacia di riforme economiche e di bilancio e degli investimenti attraverso il Pnrr”: scrive la più severa delle agenzie di rating nel documento in cui motiva la promozione del rating sovrano italiano a Baa2. Il giudizio segue i positivi riscontri ricevuti nei mesi scorsi da S&P, Fitch e Dbrs.
In particolare, Moody’s spiega di guardare “alla prospettiva di ulteriori azioni politiche a sostegno della crescita e del consolidamento fiscale oltre la scadenza del 2026” del Pnrr – si legge – attendendosi un debito in calo dal 2027 in poi. L’outlook stabile bilancia la possibilità di riforme che “potrebbero migliorare le prospettive di crescita dell’Italia” ma anche del fatto che “il calo del debito dipende da una crescita robusta e deficit primari crescenti”.
“Un’ulteriore conferma della ritrovata fiducia in questo governo e dunque nell’Italia”, ha commentato a caldo il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti che con le ultime manovre di bilancio ha guidato il risanamento dei conti pubblici. Ora la sfida di ridare forza alla crescita del PIl.
© Riproduzione riservata