Gli hotel italiani riescono sempre di più a camminare con le proprie gambe riducendo la dipendenza dai portali di prenotazione online. Nel 2025 i ricavi medi per camera (Adr) dalle vendite dirette degli alberghi superano (+21%) quelli generati dalle Ota (come Booking.com) accrescendone la redditività. Positivo anche l’andamento del RevPar (tasso di occupazione camere + ricavi medi per camera) che, analizzato nel periodo 2020-2025, è aumentato del 51%.
A rivelarlo un’analisi di Blastness, gruppo che si occupa proprio di offrire una piattaforma digitale per aiutare gli alberghi nella disintermediazione e accrescere le marginalità, presentata dal ceo Andrea Delfini nel corso del Luxury Ospitality Summit di Milano.
Il panel
Nel periodo gennaio-settembre 2025, su un panel di oltre 1.600 alberghi e 5,3 milioni di notti vendute per un valore di oltre 1,4 miliardi di euro, le prenotazioni tramite i siti ufficiali raggiungono un Adr (ricavo medio camera) di 317 euro, ovvero il +21% rispetto a Booking.com, pari a 262 euro. Ciò evidenzia come, nonostante Booking.com registri un volume più alto di prenotazioni online (37% Booking.com contro 27% del canale diretto, 23% altre Ota), il valore delle camere vendute con prenotazioni dirette sia significativamente maggiore, contribuendo così ad aumentare la redditività dell’albergo.

I 5 stelle
Focalizzando l’attenzione sul segmento 5 stelle, il canale diretto di vendita è il primo canale di prenotazione online con una quota del 30%.
Guardando al RevPar (ricavo per camera disponile), parametro di riferimento che misura la performance degli hotel, osservando l’andamento dell’intero volume di prenotazioni online nel periodo 2019-2025, emerge che il valore è aumentato del 51%, passando da 120 euro a 182 euro, con un trend in costante crescita anno su anno.

Fattori chiave
Osservando poi il dato scomposto nei due fattori chiave, tasso di occupazione e Adr, appare come, dopo il calo al 26% registrato nel 2020, l’occupazione è cresciuta fino a raggiungere il 77% nel 2025 a conferma della maggior domanda, e l’Adr sia in forte crescita passando da 154 euro nel 2019 a 238 euro nel 2025, con un incremento del +55% nel periodo di riferimento.
Analizzando il solo segmento 5 stelle nello stesso periodo la crescita risulta più marcata con un RevPar in aumento del +62%, passando da 259 euro a 420 euro. Osservando poi il comparto dei Luxury hotels, la tendenza è ancora più significativa: si passa da 389 euro nel 2019 a 675 euro nel 2025 che equivale ad un incremento del 73%.

Questi risultati confermano come la digitalizzazione del mercato alberghiero accompagnata da strategie di prezzo guidate dai dati offrano opportunità crescenti alle strutture per essere sempre più indipendenti dagli intermediari, migliorare la propria competitività sul mercato e massimizzare le marginalità.
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