La tensione all’ex Ilva di Genova giunge al suo culmine e in un paradosso senza precedenti vede uno contro l’altro, in scontri fisici, addirittura i sindacati.
“Esprimo una grande solidarietà ai nostri dirigenti sindacali aggrediti, con calci e pugni, questa mattina a Genova da un gruppo numeroso di esponenti della Fiom, poco prima che potessero prendere parte a una diretta televisiva che doveva andare in onda su Rai 3”, ha dichiarato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm.
“Condanniamo con forza e senza fraintendimenti queste azioni che si possono definire solo in un modo: sono atti terroristici che nulla hanno a che vedere con le azioni che un sindacato che difende persone dovrebbe tenere. Pur nelle divergenze, il sindacato ha sempre dimostrato grande responsabilità su questa vertenza a livello nazionale. Pertanto ci aspettiamo una ferma condanna da parte della Fiom e di tutte le Istituzioni presenti. Quello che è accaduto a Genova, in luogo pubblico e alla presenza di alcuni media, è inspiegabile e non si deve mai più ripetere. Auguriamo una pronta guarigione ai nostri dirigenti sindacali che questa mattina si sono recati al pronto soccorso, con diverse ferite. A loro tutta la nostra vicinanza. La mia organizzazione continuerà la sua battaglia per la difesa di tutti gli stabilimenti ex Ilva con la massima serietà, come ha sempre fatto fino a oggi”.
“Io mi sento di non commentare nulla su questo. Ci saranno le sedi opportune per far valere le proprie rivendicazioni”, ha detto a stretto giro Armando Palombo, delegato Rsu Fiom Cgil dello stabilimento ex Ilva di Genova, interpellato in merito all’aggressione denunciata dalla Uilm ai danni di loro delegati.
Leggi anche:
Ex Ilva, occupata anche la fabbrica di Taranto
L’acciaio chiama, lo Stato risponda
© Riproduzione riservata