Lentezza, camini, ricette della tradizione, legno di cirmolo e silenzi: dite addio alla versione vecchio stampo della montagna. La tecnologia ha investito anche le piste da sci, fra IA e atleti «bionici». Non si bada a spese per gadget che migliorano le prestazioni, ma anche la sicurezza, e offrono un aiutino a chi è un po’ fuori forma.
«Clip» all’avanguardia
Fra i prodotti che stanno riscuotendo più successo, i sensori Crav 2 dotati di giroscopio e accelerometro: basta attaccarli agli scarponi per ottenere un’analisi personalizzata del proprio stile di sci attraverso l’apposita app. La prima versione prevedeva anche una soletta intelligente da inserire nello scarpone, ma con gli anni il sistema è stato semplificato. Insieme con l’analisi effettuata grazie all’intelligenza artificiale, arrivano anche i consigli e per migliorare la tecnica: un vero e proprio allenatore digitale 2.0 su misura con feedback in tempo reale sia sull’app sia via audio grazie al collegamento bluetooth. Il sistema è adatto a tutti, dai principianti che devono passare dallo spazzaneve agli sci uniti, fino agli esperti che vogliono definire i dettagli. I costi? Due le offerte: 249 euro per il pass annuale, che comprende i sensori e l’abbonamento all’app, e 119 per quello da sei giorni. I sensori sono «omaggio», si paga solo l’abbonamento, e non ci sono obblighi di rinnovo. In Italia, lo offrono anche le scuole di sci, come la Breuil in Valle d’Aosta.

Molle e motori
Fra le new entry sulle piste anche gli esoscheletri, dispositivi che permettono di rimettere gli sci ai piedi a chi soffre di problemi alle ginocchia. Dei «robot» indossabili in materiali leggeri come la fibra di carbonio montati introno al corpo che promettono infiniti vantaggi: ridurre la sensazione di fatica, migliorare la stabilità e quindi la sicurezza, sostenere i muscoli e le articolazioni, garantire movimenti più precisi. Fra i più popolari, Ski~Mojo (da 699 euro) e Hypershell. Il primo, dedicato specificamente agli sciatori e gli snowboarder, si può indossare anche sotto i pantaloni per non rivelare il trucco agli amici. Promette di ridurre la pressione sulle gambe di circa un terzo e si basa su molle regolabili, con un sistema 100% meccanico senza batteria né elettronica, col vantaggio di richiedere poca manutenzione.
Hypershell (da 899 a oltre 1.500 euro), invece, è un esoscheletro motorizzato premiato nella categoria robotica ai Ces Innovation Awards 2025, adatto per chi ama le escursioni e l’alpinismo. Pesa 1,8 chili, ha una batteria che dura per 17,5 chilometri ed è resistente all’acqua.

Visioni
Chi non può fare a meno di registrare le proprie discese non può rinunciare agli smart glasses Oakley Vanguard Meta (549 euro), studiati per gli sportivi: lenti Primz, sincronizzazione con dispositivi Garmin e app di fitness, fotocamera ultra-grandangolare da 12 Mp integrata, audio immersivo e batteria che dura fino a 9 ore.
I patiti di sport e fitness stanno anche contando i giorni sul calendario per il lancio della maschera da sci Provuu (533 euro) con intelligenza artificiale, che usa la realtà virtuale per garantire una visibilità perfetta sulla neve, assicurando la riproduzione di particolari che spesso vanno persi sul manto bianco. Sviluppata in Svizzera in collaborazione con l’esercito elvetico e con guide alpine, Provuu promette di migliorare il contrasto del 75% e l’angolo visivo del 5% grazie alla tecnologia View-Xr e dovrebbe essere pronta entro il Natale 2026: su Kickstarter sono stati raccolti 218.036 euro contro un obiettivo di 53.000.
Testa dura
La tecnologia è anche l’alleata perfetta per migliorare la sicurezza e tutelare la salute. Come dimostrano il casco The peak twiceme (209,90 euro) di Julbo con chip di identificazione medica Twiceme integrato: un dispositivo inserito in attrezzature sportive e da lavoro che in caso di incidente consente ai soccorritori di accedere istantaneamente a informazioni vitali come allergie, malattie e contatti d’emergenza semplicemente avvicinando uno smartphone al simbolo Twiceme senza bisogno di app apposite per la lettura. L’utente carica i suoi dati, scegliendo cosa condividere e cosa no, e può aggiornarli o cancellarli in qualsiasi momento. La comunicazione è possibile solo a corto raggio, in modo da garantire la protezione dei dati sensibili, e le informazioni appaiono in ordine di importanza. Il chip è integrato anche in alcuni modelli di caschi di Salomon, Mammut e Oakley.

Infrastrutture

La svolta tech investe anche gli impianti di risalita, come dimostrano i casi della cabinovia Franzin in val d’Ega, la prima in Italia a utilizzare il sistema intelligente LeitPilot di Leitner che la rende quasi autonoma. Mentre la Nube d’Argento di Madonna di Campiglio, appena inaugurata, si appoggia ad Auro di Doppelmayr: telecamere e sensori assicurano il funzionamento regolare e monitorano l’impianto soprattutto all’entrata e all’uscita delle cabine. Il sistema rileva in modo indipendente situazioni anomale: se, per esempio, a un passeggero si impiglia lo scarpone nella porta, il sistema reagisce e si arresta in automatico.
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