Quarantadue anni di servizio, incarichi di comando nelle piazze più delicate del Paese e una lunga battaglia contro la criminalità organizzata. Il Generale di Corpo d’Armata Antonio De Vita, oggi responsabile dell’Area di Governo Chief Security Officer di Intesa Sanpaolo, è stato insignito, nei giorni scorsi, della Croce d’oro al Merito dell’Arma dei Carabinieri, il massimo riconoscimento conferito per meriti eccezionali, a coronamento di una carriera che ha lasciato un segno profondo nell’Istituzione.
De Vita ha ricevuto l’onorificenza dal Ministero della Difesa per i prestigiosi incarichi ricoperti nel corso della sua lunga esperienza nell’Arma. Tra questi figurano quelli di Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino, Napoli e Roma, nonché di Comandante delle Legioni Lombardia e Lazio, contesti nei quali è stato protagonista di un’intensa attività di contrasto alla ’ndrangheta e alla camorra, conseguendo risultati di assoluto rilievo.
Il suo profilo si è distinto anche ai vertici del Comando Generale. In qualità di Capo del I° Reparto, con funzioni di capo del personale, e di Sottocapo di Stato Maggiore, De Vita ha inciso in maniera significativa sull’organizzazione e sulla gestione delle risorse dell’Arma. È stato inoltre Presidente della Commissione di Valutazione per l’Avanzamento, ruolo chiave nel percorso di selezione e valorizzazione dei quadri direttivi.
L’ultimo incarico operativo lo ha visto Comandante Interregionale dell’Arma dei Carabinieri del Sud Italia, alla guida di un’area strategica sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine pubblico.
Nel decreto ministeriale n. 867 del 3 marzo 2025, che sancisce il conferimento della Croce d’oro, viene tracciato un ritratto netto del Generale De Vita: “Ufficiale Generale con preclare qualità umane e professionali, ha sempre costituito limpido esempio e sprone per il personale dipendente, assicurando costantemente soluzioni organizzative brillanti e di rara efficacia. Ha contribuito al progresso dell’Istituzione, esaltandone spiccatamente il lustro e il decoro nell’ambito delle Forze armate e della Nazione”.
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