Sempre meno alberghi e sempre più locazioni per affitti brevi: i dati al 30 settembre 2025 Unioncamere Infocamere delle attività di alloggio e ristorazione degli ultimi cinque anni mostrano un mutamento marcato nell’offerta turistica del nostro Paese: i soggiorni extra alberghieri crescono a ritmo sostenuto, soprattutto nelle grandi città e nelle mete turistiche più attrattive come Roma, Firenze, Napoli e Milano.
In cinque anni le imprese di servizi di alloggio di alberghi e simili diminuiscono del 5,2% a livello nazionale (-1.604 unità), attestandosi a 29.199 imprese. Il calo colpisce la gran parte delle regioni, con flessioni più importanti nel Lazio (-13,3%), nelle Marche (-12,9%) e in Molise (-10,1%). Le aree a più forte vocazione turistica invernale, come Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta, mostrano invece una maggiore tenuta, confermando il ruolo del turismo montano e natalizio. A livello provinciale spicca il peso di Bolzano, Rimini, Roma e Napoli che, nonostante le contrazioni, restano tra i principali poli dell’offerta alberghiera tradizionale. È invece in forte espansione il comparto degli alloggi per vacanze e soggiorni di breve durata, che in cinque anni cresce del 42,1%, con oltre 13 mila imprese in più e un totale nazionale di 44.801 unità. L’aumento è più intenso nelle grandi città d’arte e nelle destinazioni turistiche più attrattive nel periodo natalizio: Roma (+33,8%), Napoli (+98,1%), Milano (+75,9%), Firenze (+21,3%), ma anche in numerose province del Mezzogiorno e delle isole. Il fenomeno segna una profonda riconfigurazione dell’offerta ricettiva, legata anche alla diffusione delle piattaforme digitali, con un cambiamento strutturale nelle preferenze dei viaggiatori, sempre più orientati verso soluzioni flessibili, soprattutto per soggiorni brevi legati a festività ed eventi.
La ristorazione invece mostra una dinamica più stabile: a livello nazionale crescono del 2,3% rispetto al 2021, raggiungendo 159.494 imprese. Il quadro regionale è eterogeneo: aumenti significativi in Sicilia (+10,5%), Sardegna (+8,3%) e Calabria (+6,0%), mentre alcune regioni del Centro-Nord registrano lievi flessioni. Le grandi province metropolitane restano in testa alla graduatoria: Roma (13.927 imprese), Milano (8.954), Napoli (7.574) e Torino (6.127). Accanto a queste, emergono segnali di vitalità in numerose province del Sud e delle isole, come Palermo, Cagliari, Trapani e Siracusa, che registrano incrementi importanti.
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