Un milionario in fuga dall’Inghilterra (o meglio dalle sue tasse) che approdi in Italia in cerca di un nuovo posto in cui vivere non può davvero rivolgersi a chiunque. Sotheby’s è un nome che un certo mondo sceglie in tutto il mondo perché sa che lì troverà il meglio già selezionato, il lusso confezionato, il paradiso lottizzato. Il 20 marzo scorso è stata Italy Sotheby’s International Realty a portare a termine la più grande operazione immobiliare in ambito residenziale nella storia della Sardegna e dell’Italia intera, considerando che si trattava di un’unica proprietà e di un unico acquirente. Per oltre 160 milioni di euro, la villa a Romazzino (Costa Smeralda) degli eredi dell’ex ministro del petrolio saudita Ahmed Zaki Yamani, è “passata di mano” all’imprenditore trentanovenne Brendan Blumer, americano.
Un certo tipo di acquirente, esattamente il tipo che nelle ultime settimane sta abbandonando l’Uk perché “non-dom” (cioè residenti non domiciliati) e quindi non più assistito dal regime fiscale preferenziale che per secoli è stato in vigore nel Paese, molto probabilmente arriverà da Sotheby’s. «In realtà è una migrazione iniziata già da qualche tempo», spiega Clemente Pignatti Morano, Managing Partner di Italy Sotheby’s International Realty, «prima di tutto perché queste non sono persone che si lasciano prendere in contropiede all’ultimo secondo, e poi perché è dovuto a una serie di fattori tra i quali il Covid e la Brexit. La flat tax si è innestata su un cambiamento già in atto. Ma certo, il fenomeno è molto evidente e lo considero una splendida opportunità per il nostro Paese: oltre a un importante riconoscimento, l’Italia è il Paese più bello del mondo ed è adagiato in una posizione assolutamente strategica, questi nuovi arrivi portano un notevole indotto».
Tra le città, Milano “una piccola New York”, come la definisce Pignatti Morano, è la scelta naturale di chi fino a ieri ha vissuto nella City ma, come raccontato su queste pagine, anche Roma sta riacquistando appetibilità dopo un periodo più complicato: le istituzioni si sono rese conto del problema, le grandi catene alberghiere di lusso hanno incominciato a investire e la Capitale sta, neppure troppo timidamente, tornando ai suoi fasti. Per fare un esempio, anche se Milano e Roma sono due città molto diverse e quindi in realtà imparagonabili, nel capoluogo lombardo ci sono stati “casi eccezionali” di abitazioni vendute nella centralissima ma tranquillissima via Gabba a 32-34 mila euro al mq, dove i valori massimi si aggirano attorno ai 27-30mila euro al mq.
Mentre, sotto al Cupolone, vendite straordinarie hanno riguardato la zona centro/Pinciano a 29-31mila euro al mq e i valori massimi, qui, sono tra i 20-25mila euro al mq. I compratori sono per di più americani o nord europei oltre, ovviamente, a qualche saudita. Mentre per quanto riguarda i russi, sembra che in questo momento, anche a causa del clima “inospitale” dovuto alla situazione geopolitica, preferiscono comprare a Dubai. Le nostre grandi città sono richieste un po’ da tutti mentre, spiega Pignatti Morano, a seconda della nazionalità ci sono delle macro-preferenze espresse dai clienti. Spiega Pignatti Morano: «Tendenzialmente a francesi, belgi e olandesi piacciono molto le eleganti ville nella Lucchesia, gli arabi adorano la Costa Smeralda come i tedeschi che però apprezzano molto anche i laghi. Insomma c’è un mercato in grande fermento e siamo felici di poter raccontare il nostro Paese e di farlo apprezzare perché spesso arrivano acquirenti che magari hanno sentito parlare del lago di Como… effetto George Clooney (ride, ndr) ma ignorano il lago Maggiore».
Una rivitalizzazione immobiliare iniziata silenziosamente già dopo il Covid: «Durante la pandemia abbiamo temuto il peggio» prosegue Pignatti Morano «e invece, sorprendentemente, appena la situazione lo ha permesso, la gente, che durante quel periodo ha cambiato le sue priorità, si è messa a cercare soluzioni diverse per abitare. Posso parlare dei nostri clienti ovviamente, ma per loro è diventato essenziale vivere in un bel posto, poter godere di spazi all’aperto e di luoghi appartati, non densi. A Roma, per esempio, è tornata in grande auge l’Olgiata». Tra le richieste più particolari che si sono sentiti rivolgere da Sotheby’s ci sono state, solo per fare qualche esempio, un attico residenziale su un unico livello di 1500 mq, a Milano, una villa in centro, sempre a Milano, con il lago, una casa in Costiera Amalfitana vicino all’aeroporto per poter atterrare con il boeing personale.
E sembra che, in generale, tra i requisiti più richiesti ci siano la vicinanza a un aeroporto internazionale e, per chi si trasferisce con la famiglia, a scuole internazionali. «È un momento molto stimolante e gli ultimi Governi hanno avuto un ruolo fondamentale in questo: hanno dato stabilità e credibilità al Paese e con queste premesse, gli stranieri arrivano con maggior fiducia e convinzione» conclude Pignatti Morano al quale chiediamo di scommettere su una nuova meta emergente. «Ci aspettiamo grandi cose da Palermo. La bellissima Val di Noto è conosciuta e apprezzata già da parecchio. Ma vedrà, Palermo sarà la prossima frontiera».
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