Nuove vette inesplorate per il bitcoin che oggi ha toccato un picco a 118 mila dollari sulle attese per la Cripto Week a pochi giorni dalla Crypto Week del Congresso degli Stati Uniti del 14 luglio, dove i legislatori Usa discuteranno una serie di proposte di legge che potrebbero definire il quadro normativo per il settore. “Un esito favorevole potrebbe accelerare gli afflussi istituzionali, rafforzando il ruolo di Bitcoin come macro-asset”, rimarca Jesse Jarvis, ceo di Kaiko, fornitore di dati di mercato sulle criptovalute. Nel dettaglio il Genius Act è tra i regolamenti che la Camera prenderà in esame. Il disegno di legge, recentemente approvato dal Senato, propone un quadro normativo federale per le stablecoin.
In generale l’ultimo strappo rialzista del Bitcoin coincide con quello del settore tecnologico di Wall Street e i record toccati da Nvidia, confermando la correlazione tra criptovalute e tecnologia.
La capitalizzazione della maggiore criptovaluta al mondo si è spinta sopra i 2.500 miliardi di dollari. Da inizio anno, il token è cresciuto di circa il 27%, +42% negli ultimi tre mesi e +105% negli ultimi dodici, sostenuto in parte dalle politiche favorevoli alle criptovalute dell’amministrazione Trump, tra cui l’istituzione di una riserva strategica di bitcoin.
Ecco cosa spinge la domanda
La domanda non è alimentata solo dagli Etf – con ieri che è stato il giorno più forte del 2025 per gli ETF spot USA: +1,18 miliardi di dollari di afflussi netti (dati SoSoValue) – ma anche dal crescente numero di società quotate che stanno integrando Bitcoin nelle loro riserve di tesoreria, trasformandolo in asset strategico. Secondo Bitwise, nel secondo trimestre le società pubbliche hanno acquistato 159.107 BTC, contro i 95.431 del primo trimestre: +66%. Un’accelerazione che non nasce da un singolo evento, ma dalla convergenza di due tendenze: da un lato, la normalizzazione di Bitcoin come riserva di valore; dall’altro, il ritorno del capitale verso asset alternativi in un contesto macro incerto.
“Il breakout è solo la parte visibile. La vera rottura, oggi, è sotto la superficie. E non si misura in dollari, ma in bilancio. Non è più una moneta da transazioni. È una voce patrimoniale. Il rally oggi non nasce dall’euforia. Nasce dalla contabilità. E quella, storicamente, pesa più delle emozioni”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro.
Verso quota 120mila
Il prossimo traguardo è la soglia dei 120 mila. “Siamo sulla buona strada per superare la barriera dei 120mila dollari. Questo slancio è trainato non solo da fattori macroeconomici e da afflussi record negli Etf – che sono aumentati del 175% all’inizio del 2025 rispetto all’anno precedente – ma anche da una rinnovata fiducia negli asset digitali”, rimarca Bitpanda a commento dei nuovi record odierni. “Storicamente, i forti rally di Bitcoin sono stati spesso seguiti da movimenti significativi nelle altcoin con un leggero ritardo, e non si può escludere un potenziale ritorno delle meme coin. Il mercato delle criptovalute tende a muoversi a cicli, evolvendo segmento per segmento e ondata per ondata. È molto probabile che siamo solo all’inizio di una nuova fase in questo mercato”, argomenta Lukas Enzersdorfer-Konrad, vice ceo di Bitpanda.
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