Wall Street veleggia sui massimi storici, ma per l’investitore europeo esposto sull’azionario a stelle e strisce quest’anno non sono state proprio rose e fiori. L’S&P 500 è arrivato mercoledì alla nona chiusura record nel giro di un mese sostenuto dall’allentamento delle tensioni commerciali, da un’economia statunitense resiliente e dal positivo andamento dell’earning season. “Una solida crescita dell’utile per azione (EPS) ha compensato in gran parte le pressioni sulle valutazioni, dovute a una contrazione dei multipli a causa dell’aumentata incertezza di mercato”, rimarca Algebris Investments nel suo commento mensile.
L’effetto valuta sgonfia la performance di Wall Street per l’investitore Ue
A ben vedere, il +7% circa da inizio anno dell’indice guida di Wall Street è offuscato dall’affetto valuta per l’investitore europeo. Pertanto, se misurato in euro, l’S&P 500 segna un rendimento negativo da inizio anno del 4%. Questa divergenza è riconducibile principalmente al deprezzamento del dollaro statunitense rispetto all’euro dell’11%, a conferma della forte influenza che le oscillazioni valutarie esercitano sulla performance.
Mentre Piazza Affari brilla di luce propria
Al contrario, rimarcano gli esperti di Algebris Investments, l’Italia ha brillato con un rendimento totale del +22% nello stesso periodo. Questo sovra-rendimento è stato trainato soprattutto da una rivalutazione dei multipli, segnale di un recupero dopo un periodo in cui le valutazioni erano rimaste particolarmente contenute, tra le più basse dell’anno precedente. Algebris aggiunge la peculiarità italiana che presenta Pmi di alta qualità che si distinguono nel panorama europeo per un mix convincente di resilienza strutturale e spirito imprenditoriale, generando “oltre la metà delle esportazioni del Paese — ben al di sopra della media europea—grazie a una profonda specializzazione industriale e a una solida base manifatturiera ad alta tecnologia”. “Nonostante siano negoziate a sconto (P/E 12x rispetto a 14x), vantano bilanci decisamente più solidi, con un rapporto debito netto/EBITDA di appena 0,8x”, concludono gli esperti.

Fonte: Algebris Investments, Bloomberg Finance L.P, dati al 18/07/2025. Performance in valuta locale.
© Riproduzione riservata