Al via una nuova settimana borsistica, che per Piazza Affari sarà più corta del solito con venerdì 15 agosto che vedrà Borsa italiana chiudere i battenti con scambi fermi per tutto l’orario di negoziazione solito, compreso il segmento After Hours.
Le attenzioni degli investitori anche in questi giorni saranno calamitate dalla guerra commerciale. Dopo l’avvio il 7 agosto dei dazi bilaterali per diversi partner commerciali degli Usa, compresa l’Unione Europea, adesso al centro dell’attenzione c’è la scadenza della proroga dei dazi bilaterali verso la Cina in programma il 12 agosto. Le ultime indiscrezioni vanno nella direzione di una possibile estensione di altri 90 giorni.
Passando ai dati macro, l’agenda è abbastanza ricca. A spiccare è senza dubbio l’inflazione statunitense di luglio, in arrivo domani (14:30 ora italiana), attesa accelerare sia nella parte core che headline. Il 15 agosto verranno invece diffusi i dati relativi alle vendite al dettaglio statunitensi relative al mese di luglio, in primo importante indicatore circa l’andamento dei consumi del terzo trimestre.
In Europa focus sulla seconda lettura del Pil dell’eurozona del secondo trimestre che mostrerà anche i dettagli delle sottocomponenti. Invece dalla Cina una raffica di dati è attesa tra venerdì e sabato mattina: il 15 agosto attesi i numeri su vendite al dettaglio e produzione industriali di luglio. Mentre il 16 toccherà a inflazione e prezzi alla produzione, che dovrebbero confermare la fase di deflazione.
Banche centrali, Rba pronta a una sforbiciata
Tra le grandi banche centrali l’unica a riunirsi nei prossimi giorni è la Reserve Bank of Australia (Rba), che si riunirà domani e l’attesa è di una riduzione del tasso di interesse di 25 punti base. I dati recenti su crescita e inflazione sono risultati più deboli del previsto, rafforzando la necessità di un allentamento monetario.
Il mese scorso a sorpresa la Rba non si era mossa mantenendo il tasso di interesse fisso al 3,85% in attesa di maggiori prove che l’inflazione stesse seguendo un percorso sostenibile verso il suo obiettivo del 2,5%.
“I dati più deboli sulla crescita e sull’inflazione per il secondo trimestre probabilmente convinceranno la Reserve Bank of Australia a tagliare i tassi, dopo la sua posizione cauta di luglio. I mercati stanno scontando appieno questo taglio di agosto e un altro entro la fine dell’anno”, argomentano gli economisti di Ing.
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