I mostriciattoli di Pop Mart, l’azienda cinese che produce i Labubu, fanno numeri monstre. Il colosso dei giocattoli Made in China ha infatti messo a segno una performance da capogiro nel primo semestre del 2025: utile netto in crescita del 400% e ricavi schizzati del 204,4%. Risultati andati addirittura oltre le già ottimistiche previsioni, che invece stimavano “solo” un avanzamento del 200% nei ricavi e un +350% di utile netto ricorrente.
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Il merito, per larga parte, è proprio dei Labubu, i pupazzetti che hanno conquistato il cuore di alcune celebrità internazionali (da Rihanna a Dua Lipa) e il portafoglio di milioni di collezionisti. Con il loro sorrisetto beffardo a nove denti, questi coniglietti in formato giocattolo sono diventati una moda globale, alimentata anche da un ampio battage mediatico.
Il successo, però, non è solo d’immagine: è anche e soprattutto business. Le vendite volano e il ceo di Pop Mart, Wang Ning, ha già promesso che, a partire da settembre, si raggiungerà quota 10 milioni di unità vendute al giorno. Una cifra che metterebbe in ombra persino la regina delle fashion doll, ovvero Barbie. E non è un caso che Pop Mart oggi valga in Borsa più di Mattel e Sanrio, storici colossi che hanno creato icone come la già citata Barbie e Hello Kitty.
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Il modello di business della casa di Pechino si basa sul concetto delle “blind box”, le scatole misteriose che celano al loro interno personaggi diversi e rendono ogni acquisto una scommessa. Il risultato? Dipendenza da collezione assicurata. Una strategia che si è rivelata vincente anche nei mercati esteri, dove Pop Mart ha spinto con forza nel primo semestre dell’anno, puntando su Paesi ad alto margine e su una presenza fisica sempre più capillare.
Oggi l’azienda conta 571 negozi nel mondo, di cui 40 aperti solo nei primi sei mesi del 2025, a cui si aggiungono ben 2.597 distributori automatici robotizzati disseminati in 18 Paesi e regioni. Un esercito di mini-store che distribuisce Labubu e i suoi amici 24 ore su 24, intercettando l’impulso d’acquisto là dove nasce: nei centri commerciali, negli aeroporti, nelle stazioni, ma anche sui social.
Nel frattempo, le azioni Pop Mart sono aumentate di oltre il 200% da gennaio, portando l’azienda nell’olimpo delle imprese più dinamiche del panorama asiatico. E i fan possono dormire sonni tranquilli: la società ha promesso di aumentare la disponibilità delle bambole, spesso esaurite sugli scaffali, e di continuare a innovare con nuove collezioni.
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