“L’Italia è notevolmente più forte rispetto a 10-15 anni fa grazie alla riforme fatte”. Ad affermarlo è Luis De Guindos, vicepresidente della Banca Centrale Europea. In un’intervista a ‘Die Welt’, l’esponente di spicco della banca centrale europea rimarca come il nostro paese, così come Portogallo, Grecia e Spagna, siano significativamente più forti rispetto a quando la crisi del debito colpì i principali paesi del Sud Europa.
“Come disse una volta Jean-Claude Juncker – ha rimarcato de Guindos – sappiamo tutti cosa fare, ma non sappiamo come farci rieleggere una volta che lo abbiamo fatto. E’ l’espressione perfetta di questo dilemma. Eppure, il cambiamento è possibile. Basta guardare a Portogallo, Italia, Grecia o al mio Paese, la Spagna: rispetto a dieci o quindici anni fa, queste nazioni hanno superato la crisi e oggi sono significativamente più forti, grazie alle riforme intraprese”.
Relativamente alla situazione attuale e all’allargamento dello spread in alcuni paesi (non fa il nome della Francia, ma il riferimento è chiaro), il vicepresidente della Bce afferma che l’istituto di Francoforte non ha mai discusso di un eventuale uso del Tpi perché al momento “gli spread dei bond non sono un elemento di preoccupazione”.
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