Durante il viaggio inaugurale del nuovo Frecciarossa 1000, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Stefano Antonio Donnarumma, ha ribadito la centralità del gruppo nel futuro della mobilità italiana ed europea, soffermandosi sia sull’innovazione tecnologica sia sulle prospettive industriali.
Parlando a bordo del treno, Donnarumma ha sottolineato l’orgoglio per un progetto che definisce “un simbolo di stile e innovazione italiana”. “Questo è un treno bello, che conserva lo stile del nostro Paese: dall’estetica esterna alle soluzioni tecnologiche, dagli arredi interni al comfort complessivo. Rappresenta una nuova stagione dell’alta velocità. Credo che oggi sia il più bello d’Europa”, ha rimarcato.
Separazione di Anas: solo uno studio
Sul tema della possibile separazione di Anas, l’ad ha chiarito che al momento si tratta soltanto di un’ipotesi di lavoro. “È uno studio di opportunità e fattibilità, non c’è alcuna decisione presa e non è detto che mai ci sarà. Si tratta di un tagliando opportuno dopo anni di integrazione, anche alla luce di novità regolatorie nel settore stradale e ferroviario. Ma non abbiamo mai pensato di vendere parti del gruppo: Ferrovie dello Stato appartiene allo Stato e allo Stato deve rimanere”.
Investimenti e finanziamenti
Donnarumma ha poi ricordato l’impegno straordinario previsto nei prossimi anni. “Abbiamo davanti un piano storico da 100 miliardi in cinque anni, che raddoppia su dieci. È fondamentale valutare nuove metodologie di finanziamento, oggi totalmente a carico del bilancio pubblico. Serve esplorare alternative che garantiscano sostenibilità nel tempo”, ha detto
Enel, ipotesi da escludere
Non sono mancate domande sulle indiscrezioni circa un possibile trasferimento ai vertici di Enel l’anno prossimo. “Ho letto anch’io quelle voci, le trovo quasi inevitabili perché da anni il mio nome ricorre a ogni giro di nomine. Ma il mio mandato in FS scade l’anno successivo alla prossima primavera e io sono concentrato su questo lavoro, che mi appassiona profondamente. Non vedo prospettive diverse per me”.
L’ambizione europea
Infine, lo sguardo si è allargato al mercato internazionale, in particolare alla sfida dei collegamenti ad alta velocità oltreconfine. “Siamo molto convinti della nostra capacità di competere anche sulla tratta ferroviaria Londra-Parigi, oggi gestita solo dai francesi. È un’infrastruttura con margini di crescita e biglietti a prezzi elevati: noi possiamo offrire un servizio di qualità, come già apprezzato in Inghilterra e Francia. Abbiamo tutte le certificazioni necessarie e stiamo lavorando con partner industriali e finanziari per essere pronti a cogliere questa opportunità”, ha sottolineato.
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