Le Pmi italiane, il vero tessuto imprenditoriale del Belpaese, sono chiamate a una sfida sempre più urgente: innovare i propri processi e ridurre i consumi energetici in ottica sostenibile e per ridurre i danni del caro bollette. Ed è proprio in questo contesto che nasce l’accordo firmato da Plenitude, società controllata da Eni, e dall’Associazione Nazionale delle Finanziarie Regionali (Anfir). L’obiettivo è semplice: diffondere impianti di produzione da fonti rinnovabili nei territori serviti dalle 18 Finanziarie Regionali aderenti all’associazione senza costi iniziali di investimento.
Dalla teoria alla pratica: osa prevede l’accordo tra Plenitude e Anfir
Il piano comune è quello di sostenere le Pmi nel loro percorso di transizione energetica e tecnologica. Nel pratico, Plenitude sarà il partner tecnico che curerà progettazione e realizzazione degli impianti fotovoltaici, oltre a soluzioni di efficientamento energetico. Nello specifico le soluzioni saranno attivate tramite la formula Epc (Energy Performance Contract): un modello che consente alle imprese di consumare energia autoprodotta senza affrontare costi iniziali di investimento.
Mentre Anfir coordinerà il progetto attraverso le sue 18 Finanziarie Regionali, ognuna delle quali potrà definire accordi operativi specifici a livello territoriale.
“Questa collaborazione rappresenta un passo concreto per accelerare la transizione energetica, favorendo la diffusione capillare di energia da fonti rinnovabili e contribuendo allo sviluppo del tessuto produttivo locale e dei territori”, ha spiegato Giorgio Fontana, amministratore delegato Plenitude Energy Services. Si tratta di un vero e proprio passo strategico per il futuro del tessuto produttivo italiano, che unisce transizione verde e sviluppo locale.
© Riproduzione riservata