Continua il crollo di Stellantis: la produzione nel terzo trimestre è sprofondata del 31,5% a 265.490 unità, calcolando insieme vetture e veicoli commerciali (auto -36,3% a 151.430 unità e veicoli commerciali -23,9% a 114.060). Il dato su Stellantis emerge dal rapporto sulla produzione stilato dalla Fim-Cisl, secondo cui tutte le fabbriche del gruppo registrano perdite tra il 17% di Mirafiori e il 65% di Modena.
E la situazione sembra destinata a peggiorare ulteriormente: “Le previsioni sono nere per la chiusura dell’anno, ancora più negative rispetto al previsto. Il 2025 chiuderà con una riduzione di un terzo dei volumi produttivi, poco più di 310.000 unità, con le auto sotto quota 200.000”, ha detto Ferdinando Uliano, segretario generale Fim-Cisl, durante la presentazione del rapporto, sottolineando che “i nuovi prodotti che verranno in produzione non avranno un forte impatto quest’anno, più probabilmente nel 2026”. Per questo, “è chiaro che l’incontro con il ceo, Antonio Filosa, è indispensabile per il futuro degli stabilimenti italiani‘.
L’incontro tra Filosa e i sindacati è previsto per il prossimo 20 ottobre a Torino. “E’ indispensabile costruire relazioni sindacali solide e costruttive per affrontare le gravi difficoltà del gruppo e del settore. Quando si parla di centralità degli stabilimenti, per noi significa che devono seguire azioni e investimenti concreti”, ha detto Uliano.
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