Un investimento da 1,35 miliardi di dollari per sviluppare uno dei giacimenti più promettenti del sud algerino. L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, è volato ad Algeri per incontrare il presidente della Repubblica Abdelmadjid Tebboune e siglare un nuovo accordo trentennale con la compagnia nazionale Sonatrach. L’intesa riguarda il campo di Zemoul El Kbar, nel deserto al confine con la Libia: un’area strategica per garantire nuovi flussi energetici verso l’Europa.
Alla firma erano presenti anche il ministro dell’Energia algerino Mohamed Arkab e i vertici delle aziende di Stato Sonatrach e Sonelgaz. Il piano prevede l’esplorazione e lo sviluppo del giacimento con l’uso di tecnologie avanzate, per aumentare la quantità di gas estratto e sfruttare al meglio le infrastrutture già presenti nell’area. Per Eni, si tratta di un ulteriore tassello in un’area dove opera dal 1981 e che negli ultimi anni è diventata centrale nel piano di diversificazione delle forniture di gas.
Un accordo strategico
L’accordo riguarda “un progetto strategico che contribuirà presto alla produzione di gas del paese”, ha dichiarato Descalzi. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Roma ha aumentato sensibilmente l’import di gas algerino, fino a renderlo la principale alternativa al metano russo. Il legame tra i due Paesi, ha aggiunto il numero uno di Eni, è “un partenariato di grande valore, non solo dal punto di vista dell’amicizia tra due aziende, ma anche tra due paesi, sul piano politico e strategico”.
L’accordo siglato ad Algeri si inserisce in una serie di operazioni mirate. Poche settimane fa, Eni, in collaborazione con la compagnia thailandese Pttep, si è aggiudicata i diritti per esplorare e sviluppare il blocco Reggane II, un’area ricca di risorse nel sud-ovest dell’Algeria. L’assegnazione è avvenuta nell’ambito della gara nazionale 2024, indetta dal governo algerino per attrarre nuovi investimenti nel settore energetico e valorizzare il potenziale non ancora sfruttato del Paese.
E nel 2024 la produzione di Eni nel Paese ha raggiunto i 137mila barili di olio equivalente al giorno, confermando il ruolo della società come prima compagnia energetica internazionale in loco.
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