Il mondo dell’agricoltura si prepara alla grande manifestazione a Bruxelles del 18 dicembre per protestare contro la Commissione: “La presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il Ppe e il suo presidente Manfred Weber in campagna elettorale ci avevano promesso che avrebbero difeso l’agricoltura europea ma non è così, basta guardare al Mercosur, al prossimo bilancio Ue e ai dazi“, ha detto Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. “La Commissione ha proposto di tagliare 90 miliardi di euro all’agricoltura europea nel prossimo bilancio Ue destinandoli alle armi e accorpando la Pac alla coesione. L’Italia perderà 9 miliardi rispetto al bilancio in corso che ce ne assegna 36,9. Inoltre la proposta non tiene in considerazione dell’aspetto inflattivo che vale altri 160 miliardi al termine della programmazione. Von der Leyen e i suoi tecnocrati ci mettono in una condizione di difficoltà nel sostegno economico alle imprese per poter produrre cibo di qualità per la salute di cittadini europei e anche nell’aumentare la capacità legata all’export”.
Confagricoltura
Molto dura anche Confagricoltura: “Se l’agricoltura europea oggi non è accompagnata da politiche adeguate ai tempi e alle necessità, tra una decina di anni non sarà più in grado più di reggere il mercato. Per questo il 18 dicembre gli agricoltori di tutti i 27 Stati membri si sono dati appuntamento a Bruxelles per una forte protesta contro le politiche della Commissione Ue”, ha detto l’associazione spiegando le motivazioni del corteo “che si annuncia la più grande manifestazione delle organizzazioni agricole nella capitale belga dopo oltre un decennio“. La delegazione italiana si annuncia la più numerosa, dopo quella franco-belga. Sono attesi più di 10.000 manifestanti appartenenti a oltre 40 organizzazioni dei 27 Stati Ue.
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“Le richieste – aggiunge Congagricoltura – si riassumono sostanzialmente in una politica agricola unitaria, con un budget idoneo e non ridotto del 20% come previsto, con meno burocrazia e una visione di crescita”. “Se la Ue disinveste sull’agricoltura il rischio è di implodere di fronte alle altre potenze mondiali, sono insufficienti le risorse per la prossima Pac, inefficaci le tutele del mercato Ue rispetto alla concorrenza dei prodotti che arrivano dai Paesi extra europei, e le misure annunciate per il settore primario non mettono al centro i temi della produttività, della competitività e dell’innovazione”.
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