Dopo tre mesi di flessione, le domande d’asilo tornano a crescere in Europa. Secondo i dati pubblicati oggi da Eurostat, a maggio sono state 54.780 le persone che, per la prima volta, hanno chiesto protezione internazionale nei Paesi dell’Unione Europea. Si tratta di un aumento del 12% rispetto ad aprile (quando le richieste erano 48.935), ma di un calo del 30% su base annua, rispetto alle 77.945 domande presentate nel maggio 2024. A queste si aggiungono 7.585 richieste successive – cioè non alla prima domanda – in crescita del 20% rispetto a un anno fa e del 4% rispetto al mese precedente.
Chi chiede asilo e dove
A guidare il flusso di richieste ci sono i cittadini venezuelani (8.085 nuove domande), seguiti a distanza da afghani (4.575), bengalesi (3.095) e siriani (2.935). Sul fronte dell’accoglienza, quattro Paesi concentrano la gran parte delle richieste: Spagna (12.755 domande), Italia (11.760), Francia (9.490) e Germania (8.330), che insieme rappresentano il 77% delle richieste totali. L’Italia si conferma dunque tra i Paesi più coinvolti nei flussi migratori e nelle dinamiche dell’asilo politico. Ma non è tra i primi per incidenza sulla popolazione. A registrare l’incidenza più alta, in rapporto alla popolazione, è infatti la Grecia con 30,3 domande per 100mila residenti, seguita da Spagna (26,0), Cipro e Lussemburgo (entrambi con 25,8).
Minori non accompagnati: 1.960 nuovi arrivi
Il report Eurostat evidenzia anche un altro dato significativo: nel solo mese di maggio, 1.960 minori non accompagnati hanno fatto richiesta di asilo per la prima volta. I gruppi più numerosi provengono da Eritrea (410), Afghanistan (240) e Siria (215). In cima alla classifica dei Paesi che hanno ricevuto il maggior numero di queste domande figurano i Paesi Bassi (430), seguiti da Germania (355) e Spagna (280).

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