Olio d’oliva più che raddoppiato, caffè cresciuto del 45%, energia che ha superato il 54% in più dal 2021. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio del 2022 la vita è diventata molto cara per gli italiani. I rincari non si sono limitati all’energia o al gas: si sono estesi anche ai beni di prima necessità, viaggi, alimentari e servizi. Secondo i dati Istat, tra giugno 2021 e oggi l’inflazione generale è salita del 17,8%. Ma in alcuni settore i rincari sono alle stelle. I voli aerei oggi costano oltre il 150% in più rispetto a quattro anni fa, mentre i voli nazionali hanno registrato una crescita di prezzo superiore al 120%.
Raddoppiano olio, burro, riso e caffè
Nel carrello della spesa, i rincari più pesanti colpiscono su prodotti simbolo della nostra alimentazione. L’olio d’oliva ha subito un’impennata vicina al 60%, seguito dal burro (+58,6%) e dal riso (+49,1%). Anche il caffè ha visto un aumento dei prezzi superiore al 45%. La gioielleria ha seguito un andamento simile arrivando a un +53,5%, così come gli alberghi (+52,7%), i pacchetti vacanza e persino i formaggi fusi, i gelati (+41,6%) e le patate (+44%). L’energia elettrica nel mercato libero ha superato il 54% di aumento, molto più del mercato tutelato, che si ferma a un più contenuto 29,5%. Discorso analogo per il gas, rilevato nel mercato libero solo dal gennaio 2022: da allora è aumentato del 23%, mentre nello stesso periodo il mercato tutelato si è fermato a +11,9%. Lo attesta un’elaborazione dei dati Istat dell’Unione nazionale consumatori.
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Pasta e pane più cari
Non sono mancate impennate anche nei prodotti dolciari e nei beni alimentari trasformati. Cacao, cioccolato in polvere, margarina, latte conservato: tutti registrano variazioni attorno al 40%. Anche frutta come uva, fragole e frutti di bosco ha seguito un andamento simile mettendo a segno un +38,3%. L’olio di semi, pur salito di oltre il 25%, si mantiene ora sotto la media degli alimentari. La pasta è cresciuta del 25,8%, la farina del 23,8%, il pane fresco ha raggiunto un +24,3% e il latte intero +23,5%.
Nel tempo libero, campeggio e viaggi in caravan sono diventati più costosi, e il trasporto marittimo ha quasi raggiunto l’incremento delle uova o del pane confezionato. Alcuni prodotti che in passato erano stati protagonisti di aumenti record oggi mostrano segnali di rallentamento.
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Tra i prezzi che crescono meno ci sono benzina e gasolio, aumentate solo del 5,8% e del 9,7%, cifre sorprendentemente contenute rispetto alla crescita generalizzata degli altri beni e servizi.
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