La Commissione Europea è pronta ad agire contro l’Italia per l’uso del golden power nel risiko bancario. A rivelarlo Reuters. La decisione nascerebbe nell’ambito di uno sforzo per contrastare i Paesi Ue che ostacolano la consolidazione bancaria in Europa, hanno dichiarato giovedì quattro fonti con conoscenza diretta del dossier sentite da Reuters. Bruxelles avvierà due procedimenti separati rispettivamente ai sensi delle regole del mercato unico e delle fusioni, hanno aggiunto, chiedendo di rimanere anonime.
Secondo Reuters, l’Ue ordinerà all’Italia di ritirare il decreto con cui ha imposto il golden power sulla tentata scalata di Unicredit a Banco Bpm (a cui Piazza Gae Aulenti ha rinunciato). Non solo: secondo Reuters la Commissione vuole contestare la legislazione complessiva sul golden power tramite un procedimento separato. L’Ue prevede di inviare due lettere separate all’Italia entro metà novembre. Una volta che l’Europa avrà stabilito che le condizioni imposte a Unicredit sono illegittime, la banca potrà valutare se chiedere danni all’Italia. Tuttavia, il governo può contestare la decisione davanti a un tribunale dell’Ue.
Il caso Unicredit-Bpm
A luglio Unicredit ha ritirato la propria offerta per Banco Bpm proprio a seguito dell’applicazione del golden power da parte del governo. A luglio la Commissione aveva mandato al governo italiano un documento di 56 pagine nel quale affermava che il Dpcm «nella sua forma attuale è incompatibile con l’articolo 21 del Regolamento Concentrazioni» e «non individua e spiega adeguatamente il modo in cui l’operazione comporta un rischio per la sicurezza pubblica, né dimostra la compatibilità delle prescrizioni con il diritto dell’Unione».
In particolare, la Commissione europea aveva contestato all’Italia due violazioni: una di tipo procedurale e una nel merito del decreto. Per quanto riguarda la violazione procedurale, Bruxelles aveva contestato di non essere stata messa al corrente prima dal governo Italiano. Inoltre il decreto per Bruxelles sarebbe «contrario alle norme dell’Unione Europea sulla libera circolazione dei capitali, alla competenza esclusiva della Bce in quanto autorità di vigilanza prudenziale nonché alla legislazione sui servizi finanziari».
Spagna e Germania
Secondo Reuters, l’iniziativa Ue potrebbe avere un impatto anche su Germania e Spagna, entrambe coinvolte in fusioni bancarie contestate. In Germania al centro della scena c’è sempre Unicredit, con il suo tentativo di scalata di Commerzbank. Mossa sgradita al governo tedesco, tanto che il cancelliere Friedrich Merz pochi mesi fa ha detto: “Si tratta di un approccio ostile e inaccettabile che non sosteniamo”.
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