La desertificazione commerciale continua ad avanzare nelle città italiane. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio, negli ultimi dodici anni sono sparite oltre 140mila attività del commercio al dettaglio, tra negozi e ambulanti, con picchi nei centri storici e nei piccoli comuni. Una tendenza che, in assenza di interventi strutturali, potrebbe portare da qui al 2035 alla scomparsa di altre 114mila imprese: più di un quinto della rete commerciale attuale.
Parallelamente cresce il numero dei locali inutilizzati: sono oltre 105mila i negozi sfitti, con Lombardia e Veneto in testa per valori assoluti e Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Liguria ai primi posti per incidenza percentuale.
Una situazione che preoccupa Confcommercio, soprattutto per gli effetti sull’economia urbana e sulla coesione sociale. “La desertificazione dei negozi è un problema economico, sociale e di coesione: ogni saracinesca abbassata significa meno sicurezza, meno servizi, meno attrattività e meno socialità nelle nostre città”, sottolinea il presidente Carlo Sangalli. Il rischio, avverte, è che “senza efficaci e tempestivi interventi di rigenerazione urbana, entro il 2035 rischiamo di avere delle vere e proprie città fantasma”.

Per invertire la rotta, la Confederazione sollecita politiche nazionali coordinate e strategie condivise con istituzioni, imprese e territori, a partire dal sostegno al commercio di prossimità attraverso misure fiscali più eque, maggiore accesso al credito e interventi mirati alla transizione economica. Centrale, per Sangalli, anche la riqualificazione degli oltre 100mila negozi sfitti, tema su cui Confcommercio auspica una collaborazione strutturata con le controparti e gli enti locali.
Da qui il progetto Cities, lo strumento che Confcommercio propone per rigenerare le aree in declino e restituire vitalità agli spazi urbani: “La risposta concreta – spiega Sangalli – è un progetto che favorisca un uso equilibrato dello spazio urbano e valorizzi il ruolo delle economie di prossimità. Solo così sarà possibile garantire una maggiore qualità per i residenti e una migliore offerta per i turisti”.

Le analisi e le proposte saranno al centro di “inCittà – Spazi che cambiano, economie urbane che crescono”, la due giorni dedicata al futuro delle città che si terrà il 20 e 21 novembre a Bologna, a Palazzo Re Enzo. Istituzioni, imprese, accademici ed esperti discuteranno di desertificazione commerciale, mobilità sostenibile, demografia, politiche abitative, turismo e nuovi modelli di sviluppo urbano, con l’obiettivo di costruire un’Agenda Urbana Nazionale capace di contrastare un declino che non riguarda solo il commercio, ma la qualità complessiva della vita nelle città italiane.
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