Aumenta il consumo di ortofrutta nelle famiglie italiane. Nel primo semestre del 2025 sono stati acquistati 2,68 milioni di tonnellate di prodotti, il 4 per cento in più rispetto all’anno precedente, per una spesa complessiva di 6,95 miliardi di euro, in aumento dell’8 per cento. Lo rileva il Cso Italy, Centro servizi ortofrutticoli, che mette in luce come a trainare la ripresa siano soprattutto la frutta e gli esotici, mentre il comparto bio mette a segno un incremento a doppia cifra nei volumi con un aumento del 15 per cento.
A giugno gli acquisti hanno toccato le 548 mila tonnellate, facendo salire le vendite del 9 per cento rispetto allo stesso mese del 2024. Ancora più consistente la crescita del valore, arrivato a 1,46 miliardi di euro (+12 per cento), spinto da un prezzo medio in salita del 3 per cento a di 2,67 euro al chilo.
La frutta ha registrato vendite per 1,34 milioni di tonnellate nel semestre (+3 per cento) e un giro d’affari di 3,48 miliardi (+11 per cento). In giugno gli acquisti hanno fatto registrare un balzo del 9 per cento in quantità e un 19 per cento in valore, con un prezzo medio di 2,84 euro al chilo, in crescita dell’8 per cento. Tra i prodotti più richiesti spiccano banane, angurie e meloni, accanto agli esotici come mango e avocado. Gli ortaggi hanno invece raggiunto 1,34 milioni di tonnellate, con un aumento della richiesta del 5 per cento e un valore di 3,42 miliardi (+4 per cento). Decisivi i pomodori, tornati ai livelli del 2021, insieme a zucchine e cetrioli. Domina la grande distribuzione, che copre l’80 per cento dei volumi.
Le aree più dinamiche risultano il Centro Italia e la Sardegna, mentre Nord-Ovest e Nord-Est mostrano una contrazione, complice l’aumento dei prezzi medi. Cresce anche il bio con 286,8 mila tonnellate vendute nel semestre, in aumento del 15 per cento.
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