Trump sta trasformando la Casa Bianca a sua immagine e somiglianza e ha demolito un’intera area per costruire una nuova sala da ballo. Nelle scorse ore l’ala est della residenza presidenziale è stata totalmente spazzata via. Il costo dell’operazione sarà sostenuto in parte dai contribuenti, con un saldo previsto di 300 milioni di dollari, mentre gran parte del finanziamento arriverà dalle big tech e dai magnati delle criptovalute. Il progetto è finanziato interamente da donazioni private, gestite attraverso il Trust for the National Mall, un’organizzazione no-profit dedicata alla conservazione e allo sviluppo del National Mall e dei parchi presidenziali.
Tra i promotori del progetto figurano Amazon, Apple, Google, Meta, Microsoft e YouTube: quest’ultima, di proprietà di Google, si è impegnata a versare oltre 20 milioni di dollari in cambio della chiusura di una causa intentata da Trump nel 2021.
Forte la presenza del settore delle criptovalute, tra i finanziatori compaiono anche Ripple, Tether America, Coinbase e i gemelli Winklevoss. Presenti all’appello anche colossi della difesa e delle telecomunicazioni come Lockheed Martin, Comcast, T-Mobile e Palantir.
Il progetto non riguarda solo l’interno della residenza presidenziale: il prato del Rose Garden, voluto da Jackie Kennedy nel 1961, è stato interamente pavimentato con lastre di pietra calcarea bianca e dotato di un sofisticato sistema di illuminazione sotterranea, trasformando completamente uno degli spazi simbolo della Casa Bianca.
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