Un recente sondaggio Eurobarometro pubblicato dalla Commissione europea evidenzia come la cultura rappresenti un pilastro fondamentale per il senso di comunità e integrazione dei cittadini europei. I risultati mostrano un forte sostegno per lo scambio culturale, la libertà artistica e migliori condizioni lavorative per gli artisti, insieme a una crescente preoccupazione per l’impatto delle nuove tecnologie sul settore.
L’indagine, condotta tra febbraio e aprile 2025 su oltre 26.300 cittadini dell’Ue, offre uno spaccato significativo sulle percezioni culturali nell’Unione Europea.
La cultura come collante europeo
Ben l’87% degli intervistati concorda sul fatto che la cultura e gli scambi culturali debbano occupare un posto di rilievo nell’Ue, fungendo da elemento unificatore per far sentire i cittadini più europei. L’86% ritiene che il patrimonio culturale sia importante per l’Europa, confermando l’apprezzamento della cultura non solo come elemento della vita contemporanea ma anche come parte essenziale del passato comune. Una percentuale analoga afferma che cultura e arti sono fondamentali tanto per il benessere quanto per lo sviluppo economico.
Libertà artistica: valori condivisi
La libertà di espressione artistica resta un valore cardine delle società democratiche europee, con l’88% degli intervistati che la considera importante. Il 77% ritiene che gli artisti possano esprimere liberamente idee e opinioni senza timore di censura o ritorsioni governative. Tuttavia, la percezione di questa libertà varia significativamente tra i diversi Stati membri.
Partecipazione culturale in crescita
Un dato incoraggiante emerge dalla partecipazione attiva alle attività artistiche: il 49% degli europei dichiara di aver preso parte ad attività creative nei 12 mesi precedenti al sondaggio, con un incremento sostanziale rispetto al 37% registrato nel 2013.
Preoccupazioni per l’IA e la remunerazione equa
Il sondaggio evidenzia crescenti timori riguardo all’impatto delle nuove tecnologie: il 73% degli europei teme che l’avanzamento dell’intelligenza artificiale generativa possa compromettere occupazione e guadagni degli artisti. Meno della metà degli intervistati (48%) afferma di saper distinguere un’opera d’arte creata dall’IA da una realizzata da un essere umano. La questione della retribuzione equa resta problematica: solo il 51% degli europei ritiene che gli artisti nel proprio paese ricevano una remunerazione adeguata per il loro lavoro.
Richiesta di un ruolo più incisivo dell’Ue
I cittadini chiedono una maggiore collaborazione tra i singoli paesi e l’Unione Europea sulle politiche culturali. Le priorità emerse dal sondaggio indicano chiaramente la necessità di rendere le arti più accessibili a tutti, rafforzando al contempo la protezione dei siti del patrimonio culturale durante guerre, catastrofi naturali o eventi legati ai cambiamenti climatici. Parallelamente, si chiede un impegno concreto per garantire agli artisti e agli operatori culturali retribuzioni eque e condizioni di lavoro dignitose, riconoscendo il valore fondamentale del loro contributo alla società europea.
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