I due volti della regione Molise: da una parte c’è Stellantis con lo storico impianto di Termoli, al momento senza futuro, dal quale sono usciti 23 milioni di motori “Fire”, da poco azzerati, e che vede sempre più nubi addensarsi sul progetto Gigafactory; dall’altra, il gruppo Dr Automobiles, guidato da Massimo Di Risio, che investe 70 milioni e crea 300 nuovi posto di lavoro. A Termoli, dunque, un anno di contratto di solidarietà per i 1.823 lavoratori di Stellantis, con l’inevitabile impatto sui 1.200 addetti dell’indotto tra Molise e soprattutto Abruzzo; mentre a Macchia d’Isernia prende vita il piano sul quale Di Risio sta lavorando da tempo: la nascita di un polo automotive grazie alla riconversione del sito di Anagni, ex Saxa Gres, funzionale a un successivo step di espansione.
Attraverso un investimento di 70 milioni di euro saranno costruiti a Macchia d’Isernia nuovi impianti di produzione. Il progetto, che porterà all’impiego di almeno nuovi 300 addetti, prevede la produzione completa in Molise di nuovi modelli. “L’investimento – si legge in una nota – era già stato annunciato lo scorso luglio, in Giappone, durante l’Expo di Osaka. In quell’occasione Di Risio aveva parlato di 50 milioni di euro. A distanza di poco più di un mese il gruppo ha invece previsto un upgrade di 20 milioni, resosi necessario per sostenere un ulteriore nuovo e importante progetto che sarà annunciato a breve”.
Intanto, sono già partiti i lavori di revamping del sito industriale della Saxa Gres S.p.a. di Anagni (acquisito lo scorso 7 agosto da Jarama, società controllata al 100% da Dr Automobiles), che produceva gres porcellanato e che sarà ora destinato ad alcune delle attività che il gruppo Dr già svolge presso il proprio quartier generale di Macchia d’Isernia. Ad Anagni saranno impiegati anche 67 lavoratori della Saxa Gres che sono stati assorbiti da Dr. “Il sito di Anagni – aggiunge la nota – per la sua collocazione a ridosso della A1 e ben servito da uno scalo ferroviario, riveste un’importanza strategica nei piani di ulteriore espansione di Dr”.
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Dr Automobiles, fondata nel 1985 dall’imprenditore Di Risio a Macchia d’Isernia, importa e distribuisce auto dalla Cina. Nel 2006 nasce il marchio Dr, iniziando a importare componenti prodotti dalle case automobilistiche cinesi (Chery, Fac, Baic e Dongfeng), assemblando su licenza e commercializzando i veicoli, anche a noleggio. Successivamente ecco gli altri brand che si differenziano nelle fasce di mercato.Nel 2020 il costruttore molisano decide di diversificare la sua offerta di prodotti: al marchio Dr, ricollocato in una fascia di mercato più alta, si affianca così l’inedito marchio Evo, con il quale il gruppo molisano ha inteso mantenere dei prezzi contenuti a fronte di dotazioni ricche. Il 2021 segna un record di vendite per la casa molisana con oltre 8.00 immatricolazioni.
Il 2022 è l’anno d’oro per Dr, con quasi 25.000 veicoli nuovi immatricolati e una quota di mercato in Italia pari all’1,86%, mentre il fatturato è salito a 448 milioni di euro. Inoltre, l’azienda molisana debutta nel mondo dell’autonoleggio in collaborazione con Fca Bank, lancia i due nuovi brand Ich-X e Sportequipe, acquisisce lo storico marchio Osca dalla famiglia Maserati e inizia a espandersi in Europa tra Spagna, Francia e Bulgaria).
L’anno si chiude in Italia con quasi 33.000 veicoli nuovi immatricolati e una quota di mercato pari al 2,86%, oltre a più di 4.000 immatricolazioni estere, principalmente in Spagna, mentre il fatturato è salito a 700 milioni. Nel 2024 la nuova partnership con la cinese Dongfeng che porterà alla produzione di tre modelli con il marchio Tiger, fondato nel 1989 da Jim Dudley e ceduto a Dr nel 2022. Quest’anno nei primi sette mesi il gruppo molisano ha venduto in Italia, secondo i dati Anfia, 18.351 auto, in crescita del 4,6% sul 2023 e con una quota mercato pari all’1,7% dal precedente 1,5%.
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