Il governo ho trovato l’accordo sulla manovra. Due miliardi sui salari e quasi 3,5 in tre anni sulla famiglia e per la lotta alla povertà. E ancora 9 miliardi nel triennio per l’abbassamento del secondo scaglione Irpef dal 35 al 33%.
Salari e famiglie
Per favorire l’adeguamento salariale al costo della vita, nella legge di bilancio sono stati stanziati per il 2026 circa 2 miliardi. Il pacchetto per le famiglie – che comprende anche la rimodulazione dell’Isee – prevede lo stanziamento nel triennio di circa 3,5 miliardi. Sul piatto la conferma, con possibile aumento temporale, qualora le risorse lo consentissero, dei tre mesi di congedo parentale facoltativo all’80% ma anche una dote previdenziale con un sostegno statale per i nuovi nati.
Isee e bonus casa
Revisione del calcolo dell’Isee, che interviene sul valore della casa (probabilmente 75.000 euro di valore catastale) e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro all’anno. Confermato il bonus ristrutturazione sulla prima casa al 50% e al 36% quello sulla seconda.
Tasse e pace fiscale
La misura centrale della nuova legge di bilancio guarda al ceto medio con un abbassamento dello scaglione Irpef dal 35 al 33%. La norma peserà 9 miliardi in tre anni. La platea dovrebbe essere quella tra i 28mila e i 50mila euro e il beneficio arriverebbe a un massimo di 440 euro l’anno. Si lavora ancora sui dettagli della rottamazione delle cartelle che dovrebbe riguardare tutto il 2023. L’ipotesi più accreditata resta quella di 108 rate in 9 anni. Sarebbero esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.
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Imprese
Torna il superammortamento per il sostegno delle imprese e per l’innovazione: il valore complessivo è di 4 miliardi di euro. Credito d’imposta nel triennio per le imprese delle Zes e rifinanziamento della Nuova Sabatini. Un altro anno per le imprese senza la plastic e la sugar tax. Le due imposte vengono, infatti, congelate ancora per tutto il 2026.
Sanità
Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.
Pensioni
Possibile un congelamento dell’innalzamento dell’aspettativa di vita collegata alle pensioni che scatterà dal 2027 ma, secondo le indiscrezioni sarebbe selettivo escludendo, cioè, alcune categorie come i lavori usuranti e quelli precoci. Spunta, in alternativa, l’ipotesi dell’innalzamento di un solo mese all’anno fino al 2029.
Banche e assicurazioni
Il contributo che potrebbe arrivare dalle banche e dalle assicurazioni in vista della manovra dovrebbe ammontare a circa 4,5 miliardi. Le ulteriori coperture verrebbero dalla spending review nei ministeri oltre che dagli effetti della rimodulazione del Pnrr.
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