Ferma al 2 per cento l’inflazione nell’eurozona nel mese di luglio, mentre sale vertiginosamente il prezzo stampato sullo scontrino del supermercato. L’inflazione dei beni alimentari ha raggiunto i livelli più alti dal febbraio del 2024 mentre rallenta il calo del prezzo dell’energia. Il costo della vita rimane stabile anche in area Ocse, si assesta al 4,1 per cento nel mese di luglio, in lieve calo rispetto al 4,2 per cento di giugno. La Slovenia raggiunge il picco di rincari con un incremento mensile dello 0,6 per cento. Scende l’indice dei prezzi in dodici paesi, con decrementi dello 0,5 per cento in Messico, Polonia e Turchia, che rimane l’unico paese dell’area con un’inflazione a doppia cifra.
Anche l’inflazione ‘core’, calcolata al netto dei beni energetici ed alimentari, è rimasta stabile al 4,4% rispetto al 4,5% di giugno. Nello specifico, nell’area del G7, l’inflazione complessiva e quella ‘core su base annua sono rimaste stabili rispettivamente al 2,6% e al 3,0% a luglio. Stabile in tutti i paesi del G7 la crescita dei prezzi, la crescita del costo di prodotti alimentari ed energia ha avuto l’impatto più pesante per la popolazione.
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