La Banca centrale europea va avanti nel progetto dell’euro digitale: il consiglio direttivo della Bce, riunito “in trasferta” a Firenze, ha dato il via libera alla nuova fase di sviluppo della versione digitale della moneta unica. L’idea è che l’infrastruttura tecnologica possa essere costruita in due anni, con una sperimentazione pilota possibile nel 2027 e il lancio vero e proprio nel 2029. Perché ciò avvenga però è necessario che il relativo regolamento venga approvato da Commissione, Consiglio e Parlamento Ue.
Le stablecoin
La Bce considerano l’euro digitale decisivo per dare all’eurozona un’infrastruttura di pagamento a basso costo, unificando un mercato oggi frammentato e dominato da operatori americani. Ma anche per preservarne stabilità e indipendenza, di fronte alla diffusione di monete digitali “private” come le stablecoin. “Il denaro è un bene pubblico e vogliamo che resti tale”, ha detto Christine Lagarde, “la sovranità sulle valute e sul denaro non è un progetto senza ragione ma incarna al capacità dell’Europa di difendersi”.
I costi
La Bce stima che il costo per sviluppare l’euro digitale sarà di 1,3 miliardi fino al lancio, e poi a regime di 320 milioni l’anno. La stessa Bce ha stimato costi di adozione per le banche compresi tra i 4 e i 6 miliardi. I criteri di compensazione per gli operatori privati sono uno dei nodi tecnici ancora da sciogliere. Il governatore di Bankitalia Panetta ha detto che “i costi non sono alti, considerato che in Europa ci sono 2mila banche sarebbero 200mila euro all’anno per ogni istituto”, ma soprattutto che quei costi “vanno discussi insieme ai benefici”.
I tassi
Il direttivo della Bce ha anche stabilito all’unanimità di lasciare invariati per la terza volta consecutiva i tassi di interesse, che rimangono così al 2%. La decisione, che arriva il giorno dopo il taglio di 25 punti base da parte della Fed, era ampiamente prevista dai mercati e dagli analisti. Nonostante le turbolenze internazionali l’inflazione nell’eurozona è rientrata all’interno nell’area obiettivo del 2% e la sua economia si espande ad un ritmo superiore alle attese (0,2% nel terzo trimestre), per quanto molto moderato. “Non mi lamenterei così tanto della crescita”, ha precisato la presidente della Bce Christine Lagarde. “Siamo in una buona posizione e faremo tutto il necessario per restarci, anche se non è una posizione fissa”.
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