Il tasso di disoccupazione in novembre è salito ai massimi dal 2021, attestandosi al 4,6%. Superate le aspettative del mercato, che lo quotavano al 4,4%. Il numero di disoccupati si è attestato a 7,8 milioni, invariato rispetto a settembre, mentre i livelli di occupazione sono rimasti sostanzialmente stabili.
Secondo gli analisti il dato è preoccupante e indica un rallentamento del mercato del lavoro che continua a mostrarsi debole. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è rimasto invariato al 62,5%, riflettendo una forza lavoro sostanzialmente stabile. Il tasso di disoccupazione U-6 più ampio negli Stati Uniti, che include i lavoratori scoraggiati e coloro che lavorano part-time per motivi economici, è aumentato a novembre, segnale che è cresciuto il numero di coloro che non per loro volontà sono costretti ad accontentarsi di un lavoro part-time. Alla luce dei dati, gli osservatori ritengono che la Fed taglierà i tassi due volte nel 2026. I dati, diffusi dal Dipartimento del lavoro, sono stati pubblicati in ritardo a causa dello shutdown.
Nel mese precedente il ritmo delle assunzioni aveva mostrato un’ulteriore decelerazione, mentre il tasso di disoccupazione era tornato a salire, conferma di fragilità cronica e persistente del mercato del lavoro negli Stati Uniti. Il rapporto, come anticipato, arriva dopo la decisione dell’amministrazione di annullare la pubblicazione dei dati sull’occupazione di ottobre, motivata dallo shutdown federale.
I numeri diffusi martedì indicano una perdita di 105 mila posti di lavoro nel mese di ottobre, sulla base di informazioni raccolte con ritardo presso le imprese. La flessione è attribuibile quasi interamente all’uscita dai payroll dei dipendenti che hanno aderito al programma governativo di dimissioni differite.
Le revisioni statistiche mostrano inoltre che la crescita dell’occupazione nei mesi di agosto e settembre è stata leggermente più contenuta rispetto alle stime precedenti: complessivamente, i posti di lavoro risultano inferiori di 33 mila unità rispetto alle valutazioni più recenti.
Leggi anche:
© Riproduzione riservata