Il Premio Nobel per l’Economia 2025, dedicato quest’anno a “creazione e distruzione”, è stato assegnato al francese Philippe Aghion, al canadese Peter Howitt e all’economista statunitense-israeliano della Northwestern University, Joel Mokyr, per aver spiegato come l’innovazione risulti un motore della crescita economica. L’assegnazione chiude la stagione annuale dopo le cinque che si sono svolte la scorsa settimana. Mokyr lavora Northwestern University, Aghion al College de France e alla London School of Economics, mentre Howitt alla Brown University.
Metà premio andrà a Mokyr «per aver identificato i prerequisiti di una crescita economica duratura attraverso il progresso tecnologico»; l’altra metà andrà ad Aghion e Howitt «per la teoria della crescita duratura attraverso la distruzione creativa», un concetto economico alla base dell’economia secondo cui le innovazioni distruggono la conoscenza esistente per creare progresso e sviluppo economico.
I vincitori hanno dimostrato che la distruzione creativa crea alcune conseguenze negative che devono essere gestite per poter arrivare davvero al progresso: il rischio è che altrimenti l’innovazione venga bloccata da chi ha interessi contrastanti, come grandi multinazionali o lobby. Significa che il mondo non può prendere per scontata la crescita economica guidata dall’innovazione, e che la società e le istituzioni debbano sempre garantire le condizioni migliori per il progresso: se questo non accade il destino è la stagnazione economica.
Mokyr
Su Mokyr il Comitato Nobel ha detto: “Ha utilizzato fonti storiche come mezzo per scoprire le cause per cui la crescita sostenuta sta diventando la nuova normalità. Ha dimostrato che, affinché le innovazioni si succedano in un processo autogenerante, non solo abbiamo bisogno di sapere che qualcosa funziona, ma anche di avere spiegazioni scientifiche del perché. Quest’ultimo aspetto spesso mancava prima della rivoluzione industriale, il che rendeva difficile fare affidamento sulle nuove scoperte e invenzioni. L’esperto ha anche il merito di aver sottolineato l’importanza di una società aperta alle nuove idee e aperta al cambiamento”.
Aghion e Howitt
Il Comitato Nobel ha così spiegato la vittoria di Aghion e Howitt: “Philippe Aghion e Peter Howitt hanno studiato i meccanismi alla base della crescita sostenuta. In un articolo del 1992, hanno elaborato un modello matematico per quella che viene chiamata distruzione creativa: quando un prodotto nuovo e migliore entra sul mercato, le aziende che vendono i prodotti più vecchi ci rimettono. L’innovazione rappresenta qualcosa di nuovo ed è quindi creativa ma è anche distruttiva, poiché l’azienda la cui tecnologia diventa obsoleta viene superata dalla concorrenza”.
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