L’autorità cinese di tutela del Mercato e dei consumatori (Samr) ha stabilito – dopo un’indagine preliminare – che Nvidia ha violato le regole antitrust cinesi. Il caso riguarda il mancato rispetto degli impegni assunti con l’acquisizione di Mellanox Technologies nel 2020.
L’acquisizione di Mellanox e il mancato rispetto degli impegni
Mellanox Technologies è un produttore israeliano di chip per data center e interconnessioni ad alte prestazioni, usatissimi nei super computer. Nvidia la acquistò nel 2020 per 6,9 miliardi. Secondo la Samr Nvidia non avrebbe rispettato gli impegni di garantire una fornitura paritaria e non discriminatoria dei prodotti Mellanox alle aziende cinesi. Nvidia avrebbe invece ostacolato la disponibilità dei chip per super computer in Cina
Pechino ha annunciato una nuova fase istruttoria, senza chiarire ancora eventuali sanzioni. Le multe – come stabilito dalla legge cinese – potrebbero arrivare fino al 10 per cento del fatturato annuo. L’annuncio arriva nel pieno dei colloqui commerciali tra Cina e Stati Uniti a Madrid.
Nvidia ricava dalla Cina circa 13-17 miliardi di dollari l’anno, pari al 12-13 per cento del totale. Dopo la notizia, il titolo ha perso fino al 3 per cento nel pre mercato a Wall Street. Il governo cinese spinge intanto Alibaba e Baidu a usare chip domestici. Una scelta pensata per ridurre sempre di più la dipendenza di Pechino dai processori americani.
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