Secondo Eric Trump, figlio del presidente americano Donald Trump, le criptovalute potrebbero “salvare il dollaro statunitense”. La famiglia Trump, da tempo – in particolare dopo l’assalto a Capitol Hill, quando fu ostracizzata dalle banche tradizionali – si è schierata tra i principali sostenitori del settore.
In un’intervista al Financial Times, Eric Trump ha dichiarato che le cripto attrarranno “migliaia di miliardi di dollari di investimenti” verso gli Stati Uniti. Il dollaro, intanto, ha perso terreno dopo la guerra commerciale con il resto del mondo e i ripetuti attacchi del presidente Trump alla Federal Reserve e al suo governatore Jerome Powell. Proprio due giorni fa Powell ha deciso, per la prima volta nel 2025, di tagliare i tassi d’interesse di un quarto di punto.
Lo scorso anno Eric Trump ha fondato la World Liberty Financial, un’azienda di criptovalute sostenuta dalla famiglia, che gestisce una stablecoin chiamata USD1, ancorata al dollaro. Nel settembre scorso il mercato ha assistito al debutto di American Bitcoin, società in cui i Trump hanno una partecipazione da 500 milioni di dollari. Eric Trump ha parlato apertamente di “rivoluzione finanziaria”, con l’obiettivo di raggiungere una “piena indipendenza finanziaria” che, a suo dire, sarebbe la chiave per salvare la moneta americana.
Il presidente Trump, dal canto suo, ha dichiarato di voler trasformare gli Stati Uniti nella capitale mondiale delle criptovalute. Secondo le dichiarazioni finanziarie ufficiali, alla fine del 2024 il presidente deteneva 15,75 miliardi di token WLFI, che al prezzo di mercato di mercoledì avrebbero un valore superiore ai 3 miliardi di dollari.
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