Come ampiamente atteso, la Bce ha deciso di mantenere fermi i tassi di interesse e all’orizzonte appare poco probabile un taglio nei prossimi meeting. Dopo un ciclo di otto sforbiciate, che a partire da giugno 2024 ha portato a una riduzione dei tassi di 200 punti base, l’Eurotower ha optato per una pausa per la seconda riunione consecutiva, mantenendo il tasso sui depositi a quota 2%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15% e quello sui prestiti marginali al 2,4%.
Christine Lagarde, presidente della Bce, ha rimarcato che le prossime decisioni saranno strettamente legate all’andamento del contesto geopolitico dei prossimi mesi. Secondo i sondaggi più recenti, la maggior parte degli analisti non si aspetta ulteriori tagli da qui al termine dell’anno.
Mutui, il variabile si conferma più conveniente
Il TAN medio dei mutui a tasso variabile a 20 e 30 anni appare destinato a rimanere stabile sui livelli attuali anche nelle prossime settimane. Secondo i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it questa tipologia di finanziamento si conferma al momento la più conveniente, alla luce di un tasso di interesse che si attesta al 2,71% in media contro il 3,23% dei mutui a tasso fisso. Su un finanziamento ventennale da 170.000 € questo si traduce in una rata più leggera di 44 € in favore del variabile (918 € contro 962 €) per un risparmio complessivo sulla durata del mutuo pari a 10.600 €.
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A parità di tipologia di finanziamento scelta è poi possibile abbassare ulteriormente TAN e rata orientandosi su un mutuo green, strumento finalizzato all’acquisto di un immobile ad alta efficienza o alla ristrutturazione per il miglioramento delle prestazioni energetiche dello stesso. Per questi mutui le banche offrono infatti tassi agevolati, con TAN più bassi mediamente di 30-40 punti base rispetto ai finanziamenti tradizionali. Dalle rilevazioni effettuate il 10 settembre sul portale di MutuiOnline.it risulta infatti che, per quanto riguarda il tasso variabile, la migliore offerta di mutuo green presenta un TAN del 2,18% contro il 2,28% della miglior soluzione standard. Sul finanziamento considerato in precedenza la differenza sulla rata mensile è quindi pari a 8 € in favore del green (875 € contro 883 €), per un risparmio totale di quasi 2.000 € sull’intera durata del finanziamento. Sui mutui a tasso fisso, invece, il risparmio optando per un mutuo “verde” è maggiore: la miglior offerta green ha un TAN del 2,65% e una rata mensile di 913 €, pari a 26 € in meno rispetto alla migliore soluzione standard, che ha un TAN del 2,95% e una rata di 939 €. In nel caso del fisso, dunque, il risparmio sull’intera durata del mutuo scegliendo un finanziamento green sale a oltre 6.000 €.
L’IRS in rialzo, Euribor stabile
Gli indici IRS, riferimento utilizzato per calcolare il tasso di interesse dei mutui a tasso fisso, si confermano in rialzo. Infatti, per entrambe le scadenze al 10 settembre i valori sfiorano il 3,00% (2,92% per l’IRS a 30 anni, 2,91% per l’indice a 20 anni), quasi mezzo punto percentuale in più rispetto a 6 mesi fa, quando si attestavano al 2,50%. Per quanto riguarda invece l’Euribor – indice di riferimento per i finanziamenti a tasso variabile – complice lo stop ai tagli deciso nella riunione di oggi e ampiamente previsto dai mercati i valori si sono mantenuti stabili nel corso delle ultime settimane, con un dato pari a 2,03% per la scadenza a 3 mesi e dell’1,89% per quella a un mese.
“La decisione odierna di Christine Lagarde di confermare la pausa al ciclo di tagli rispetta a pieno le previsioni degli analisti, con l’Eurotower che rimane cauta in attesa di sviluppi dal punto di vista geopolitico. Guardando al mercato dei mutui, la forbice tra fisso e variabile si è leggermente aperta, con quest’ultima tipologia di finanziamento che permette di ottenere condizioni più favorevoli e rappresenta una soluzione interessante per i consumatori più attenti all’andamento del mercato e più avvezzi al rischio. Tuttavia, il TAN medio dei mutui a tasso fisso rimane su livelli storicamente accettabili e, grazie ai finanziamenti green, chi acquista un immobile ad alta efficienza energetica ha la possibilità di bloccare la rata a un tasso sotto il 3,00%. Qualunque soluzione si scelga, se i tassi dovessero scendere ulteriormente in futuro, l’opzione della surroga rimane sempre a disposizione”, ha commentato Matteo Favaro, COO & Managing Director Financial Products di MutuiOnline.it.
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