Scacciato dalla porta, l’incubo Nutriscore rischia di rientrare dalla finestra grazie alla complicità della sinistra europea. Il Gruppo dei Socialisti & Democratici al Parlamento Ue, infatti, ha recentemente pubblicato un documento programmatico dedicato alla salute pubblica che, tra le varie proposte messe sul tavolo, ne avanza una decisamente ambigua. Il campanello d’allarme è scattato in particolare rispetto a una dicitura che di fatto sembra riproporre il tanto discusso sistema di etichettatura per i cibi.
A sollevare la questione è stato Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo e coordinatore del gruppo Ecr in commissione agricoltura, che non usa mezzi termini. “Tra le tante proposte, più o meno condivisibili, ne spicca una che merita un immediato chiarimento: quando si parla di ‘creare un chiaro quadro europeo per l’etichettatura nutrizionale del cibo’ a cosa si fa riferimento? È forse un modo per far rientrare dalla finestra il famigerato Nutriscore, la famigerata etichetta fronte-pacco a semaforo cacciata dalla porta grazie all’azione decisa del governo italiano?”, ha allertato l’esponente Fdi.
Il Nutriscore, come noto, è un controverso sistema di etichettatura nutrizionale che assegna ai prodotti alimentari un colore e una lettera (dalla A verde alla E rossa) per indicarne la “salubrità” secondo criteri automatizzati e discutibili. Un approccio che ha sempre sollevato forti critiche da parte dell’Italia, perché rischia di penalizzare ingiustamente prodotti simbolo della dieta mediterranea e della nostra tradizione gastronomica, come l’olio extravergine d’oliva, i formaggi stagionati e i salumi Dop.
Intervenendo sulla questione, Fidanza ha chiamato in causa direttamente i colleghi del Partito Democratico, domandando se la proposta vada davvero verso la riedizione del Nutriscore, “oppure si pensa a sistemi di etichettatura scientificamente fondati e non discriminatori” come il Nutrinform Battery. “Lo chiediamo in particolar modo ai colleghi del Pd, poiché l’unità del fronte italiano in Europa è fondamentale per evitare il ritorno sulla scena di sistemi di etichettatura che, sulla base di un approccio scientificamente infondato e di interessi stranieri, penalizzerebbero le eccellenze del Made in Italy agroalimentare”, ha concluso l’europarlamentare del gruppo Ecr.
Il Nutrinform Battery, sostenuto dal governo italiano, si basa su un sistema grafico a batteria che informa il consumatore sul contenuto di nutrienti (calorie, grassi, zuccheri, sale) in relazione alla porzione consumata, senza giudizi sintetici o colori fuorvianti. Una scelta che rispetta il principio della trasparenza informativa senza colpire ingiustamente le produzioni italiane.
Il timore di un ritorno del Nutriscore attraverso proposte ambigue mascherate da “armonizzazione europea” non è nuovo e il documento dei Socialisti europei riaccende il dibattito proprio sui rischi legati al ritorno dei diktat alimentari targati Ue.
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