La zona dell’euro si appresta ad ampliarsi. La Bulgaria è pronta ad adottare la moneta unica a partire dal primo gennaio 2026, una tappa fondamentale che la renderebbe il ventunesimo Stato membro. Oggi la Commissione europea ha concluso che il paese è pronto: soddisfa i quattro criteri di convergenza nominale e la sua economia è sufficientemente preparata a farlo.
“Oggi, la Bulgaria è un passo avanti verso la sua adozione come moneta. Grazie all’euro, l’economia bulgara diventerà più forte, con maggiori scambi commerciali con i partner della zona euro, investimenti esteri diretti, accesso ai finanziamenti, posti di lavoro di qualità e redditi reali. E la Bulgaria prenderà il suo giusto posto nel plasmare le decisioni al centro della zona euro. Congratulazioni, Bulgaria!”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.
Cosa dice la relazione di Bruxelles
La relazione di Bruxelles rileva che la Bulgaria soddisfa i quattro criteri di convergenza nominale, intesi a garantire che un paese sia pronto ad adottare l’euro, ovvero:
– Stabilità dei prezzi:
Il tasso di inflazione non deve essere superiore di 1,5 punti percentuali a quello dei tre paesi membri con i tassi di inflazione più bassi.
– Finanze pubbliche sane:
Il disavanzo pubblico non deve superare il 3% del Pil e il debito pubblico non deve superare il 60% del Pil.
– Stabilità del tasso di cambio:
Il paese deve aver mantenuto il proprio tasso di cambio entro i margini di oscillazione dello Sem (Sistema Monetario Europeo) per almeno due anni prima dell’adesione.
– Tassi di interesse a lungo termine:
I tassi di interesse a lungo termine di un paese non devono essere superiori del 2% a quelli dei tre paesi con i tassi di inflazione più bassi.
Inoltre, la Commissione Ue ritiene che la legislazione è compatibile con i requisiti del Trattato e dello Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea. La valutazione della Commissione prende inoltre in considerazione altri fattori pertinenti per l’integrazione e la convergenza economica, tra cui l’evoluzione della bilancia dei pagamenti e l’integrazione dei mercati dei prodotti, del lavoro e finanziari.
Le prossime tappe
La relazione sulla convergenza preparata dalla Commissione europea costituisce la base per la decisione del Consiglio dell’Unione europea se uno Stato membro soddisfa le condizioni richieste per aderire all’area dell’euro. Ora la parola passa al Consiglio Ue che adotterà le decisioni definitive sull’adozione dell’euro da parte della Bulgaria, a seguito delle discussioni in seno all’Eurogruppo e al Consiglio europeo e dopo che il Parlamento europeo e la Bce avranno espresso il loro parere.
“L’euro – ha dichiarato il commissario Valdis Dombrovskis – apporterà benefici tangibili ai cittadini e alle imprese bulgari: prezzi stabili, minori costi di transazione, risparmi protetti, maggiori investimenti e maggiore commercio. (…) Dopo essere diventata membro a pieno titolo dello spazio Schengen all’inizio di quest’anno, la Bulgaria si avvicina sempre più al cuore dell’Europa. Il successo dell’integrazione della Bulgaria nell’area dell’euro richiederà politiche forti e costanti per rafforzare la competitività e la resilienza dell’economia bulgara”.
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