Nuovo satellite in casa Eni. Dopo un primo accordo siglato nel giugno scorso che delineava il perimetro generale dell’integrazione, Eni e Petronas hanno lanciato una nuova società nella quale saranno conferiti i rispettivi asset upstream in Indonesia e Malesia. La firma dell’accordo vincolante tra i due gruppi è avvenuto ad Abu Dhabi nel corso di Adipec, tra le più importanti rassegne fieristiche del mondo dell’energia, alla presenza dell’ad di Eni, Claudio Descalzi, e del presidente e ad di Petronas, Tengku Muhammad Taufik.
La nuova nata avrà in gestione 19 asset, di cui 14 in Indonesia e 5 in Malesia, e metterà a fattor comune portafogli complementari, solidità tecnica e una profonda conoscenza della regione, con l’obiettivo di creare valore nel lungo termine, garantire eccellenza operativa e assumere un ruolo di leadership nell’are.
La newco opererà come entità finanziariamente autosufficiente, con un piano di investimenti superiore a 15 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Questo piano sosterrà lo sviluppo di almeno otto nuovi progetti e la perforazione di 15 pozzi esplorativi in modo da mettere in produzione circa 3 miliardi di barili di olio equivalente (boe) di riserve già scoperte. Ma il potenziale è ben più ampio: circa dieci miliardi di barili di olio equivalente a basso rischio. La base produttiva iniziale sarà superiore a 300mila barili di olio equivalente al giorno, con l’obiettivo di crescere nel medio termine fino a superare 500mila barili di olio equivalente al giorno di produzione sostenibile.
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“Questo accordo rappresenta un momento di trasformazione per Eni. Abbiamo unito le forze con Petronas per gestire asset in Indonesia e Malesia, generando sinergie in termini di asset, competenze e capacità finanziarie. Facendo leva sugli asset produttivi esistenti e sviluppando iniziative di rilievo sia nel bacino del Kutei sia in Malesia, prevediamo di raggiungere nel medio termine oltre 500mila barili di olio equivalente al giorno – ha commentato Descalzi -. Questa opportunità porterà a una creazione di valore significativa per Eni, Petronas, Indonesia e Malesia, grazie alla nostra eccellenza esplorativa e alla comprovata capacità di realizzare progetti fast track con una disciplina finanziaria rigorosa”.
La nuova società rientrerà nel modello satellitare di Eni, in continuità con iniziative già lanciate come Vår Energi in Norvegia, AzuleEnergy in Angola e Ithaca nel Regno Unito. Ora i due gruppi lavoreranno per ottenere tutte le autorizzazioni regolatorie, governative e dei partner in Malesia e in Indonesia. Eni prevede il closing dell’operazione nel 2026.
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