In arrivo una rivoluzione nel settore packaging grazie al genio italiano: Rotoprint Sovrastampa, azienda di Lainate (Milano) da 48 anni punto di riferimento per la sovrastampa di imballaggi (un procedimento che pochissime aziende eseguono e che permette di riutilizzare tonnellate di materiale altrimenti destinato alla discarica), ha lanciato una tecnologia unica al mondo per la sovrastampa a registro, su materiali flessibili, di loghi e scritte in rilievo, compreso l’alfabeto Braille.
Brevetto Usa
Il procedimento ha già ottenuto il brevetto negli Stati Uniti (per il brevetto internazionale la richiesta è al vaglio) ed è valso al gruppo due riconoscimenti: il Prestige Award (sigillo di qualità dedicato all’eccellenza di piccole e medie imprese in vari settori) e l’EEA – European Excellence Award (nella categoria “Innovazione dell’anno”).

«La nostra tecnologia rappresenta una novità assoluta perché nessun altro è in grado di realizzare l’embossing, o goffratura (cioè la stampa a sbalzo, in rilievo), a registro, su materiali flessibili, in maniera integrata nel flusso produttivo. L’esempio più facile da capire è il Braille, l’alfabeto tattile utilizzato dalle persone non vedenti: lo vediamo stampato praticamente solo sulle confezioni dei farmaci, dove è obbligatorio per legge, ma in quel caso si tratta di fustelle di cartone. Finora, invece, era praticamente impossibile portare il Braille sul packaging di tipo flessibile largamente impiegato per ogni sorta di confezione», spiega l’ad Giovanni Luca Arici, figlio di Gian Carlo Arici, il fondatore del gruppo.
La Cina
«La Cina è uno dei Paesi più avanzati in questo senso e sta valutando di rendere obbligatorio il Braille sulle confezioni alimentari – fa notare GiovanniLuca Arici – Se questo accadesse si aprirebbe per noi un mercato enorme: già alcune aziende cinesi ci hanno comunicato il loro interesse».

Oltre al tema dell’accessibilità, ce n’è anche uno legato all’estetica delle confezioni, che non è meno importante per il settore packaging: con il metodo brevettato di Rotoprint si schiudono anche possibilità nuove per il design, con loghi e scritte in rilievo di grande impatto.
Zero sprechi
La tecnica brevettata di sovrastampa Rotoprint permette di recuperare materiale “sbagliato” (per via di errori di stampa, informazioni non corrette o non aggiornate, eccetera) che sarebbe altrimenti da buttare.«In quasi cinquant’anni – spiega GiovanniLuca Arici – abbiamo sovrastampato più di 1 milione di km di imballaggi, contribuendo all’abbattimento della produzione di CO2 perché la sovrastampa evita sia la generazione di rifiuti, sia l’impiego di energia per la realizzazione di nuovi packaging».
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