Siti delle banche inglesi offline. Il portale dell’Agenzia delle entrate di Londra in panne. Fermi social come Snapchat e colossi dei videogiochi come Fortnite. Panico in rete lunedì, quando un guasto ha bloccato Amazon web service (Aws). Ovvero il ramo del gruppo di Jeff Bezos che si occupa di offrire data center, cloud e servizi di protezione, analisi e ottimizzazione dei dati alle aziende. E da cui passa l’arrembaggio al mondo della sicurezza del colosso e-commerce negli Stati Uniti. Tanto che Amazon, da store, è diventato anche «secondino».
Il modello Aws si basa su tariffe al consumo (pay-as-you-go): si usa e si paga in base alle necessità senza dover possedere e gestire direttamente i data center. Il servizio si estende su 120 zone di disponibilità all’interno di 38 regioni geografiche e i risultati 2024 sono stati ottimi: le vendite nette sono schizzate del 19% rispetto al 2023, raggiungendo i 107,6 miliardi di dollari. L’utile operativo è salito a 39,8 miliardi dai 24,6 miliardi del 2023.
Droni e videocitofoni
Negli Usa e, in misura minore, in Gran Bretagna, Aws guida l’espansione del gruppo nel settore sicurezza, sia direttamente sia tramite i partner che si appoggiano ai suoi software e ai suoi servizi. Se noi andiamo su Amazon e scegliamo da un catalogo infinito di oggetti, dai computer ai giochi per bambini, i clienti Aws scelgono da un catalogo infinito di aziende che lavorano con esercito, forze di polizia e penitenziari. Come Flock Safety, che offre sistemi automatici per la lettura delle targhe e droni al servizio delle forze dell’ordine. La settimana scorsa, l’asse fra Flock e Aws ha fatto un salto di qualità: negli Usa è iniziata una collaborazione attraverso Ring, il videocitofono intelligente con telecamera di Amazon. Un accordo simile era già stato siglato con Axon Enterprise (le cui azioni sono salite del 500% in cinque anni). D’ora in avanti i dipartimenti di polizia che collaborano con Flock potranno acquisire filmati direttamente dalle telecamere Ring, anche se in teoria, in ultima istanza, dovrebbero essere i cittadini a decidere se condividerli oppure no. Le richieste degli agenti saranno pubblicate nel feed Ring Neighbors, che manderà le notifiche a chi vive in aree interessate da crimini.
Puzzle ampio
Ma questo è solo l’ultimo tassello di un puzzle molto più ampio. Basti pensare che il comparto «police tech market» Oltreoceano vale almeno 11 miliardi di dollari. Per fare qualche esempio, la stessa Amazon web services sul proprio blog pubblicizza il caso della Eastern Michigan University che con Zero Eyes, partner Aws, ha sviluppato protocolli innovativi per la sicurezza in modo da «identificare e rispondere alle minacce potenziali in modo più efficace rispetto agli approcci tradizionali, migliorando la sicurezza del campus». Ma di cosa si occupa esattamente Zero Eyes? Di prevenire le sparatorie di massa grazie a un software che «analizza oltre 3 miliardi di immagini ogni giorno provenienti dai video delle telecamere di sicurezza e avvisa le autorità entro pochi secondi se viene rilevata un’arma da fuoco». La sicurezza predittiva, in un mondo alla Minority report: la start up ha raccolto 80 milioni di finanziamenti.
Fra i partner anche Leo Technologies’ Verus, che trascrive le telefonate dei carcerati quasi in tempo reale, e Abel Police e Mark43, due start up che sfruttano l’IA per scrivere rapporti di polizia. La collaborazione con i penitenziari riguarda anche programmi per la salute dei carcerati e progetti con partner come eHawk Solutions, che offre servizi di controllo elettronico post rilascio.
Leggi anche:
La corsa di Amazon al nucleare: sul palco i ciottoli di combustibile
Amazon tira il pacco al Prime Day: dietro il maxisconto c’è l’anabolizzante
Secondo un’inchiesta di Forbes, l’attività promozionale di Amazon web services presso dipartimenti di polizia e sceriffi sarebbe sempre più aggressiva. D’altra parte, Aws (e molti suoi partner) sono fra gli sponsor della conferenza annuale dell’International Association of Chiefs of Police, che si è appena conclusa. Nello specifico, Amazon web services ha sponsorizzato la Wellness lounge. Non manca poi la collaborazione con l’esercito a stelle e strisce: a novembre 2024 Aws ha firmato un contratto da 158 milioni di dollari per assicurare servizi di cloud computing e di storage fino al 2028.
In Itallia
E in Italia? Amazon web services è presente nella «nuova Regione Aws Europa (Milano) dedicata all’Italia», recita il sito, che «permette ogni giorno a una vasta platea di clienti della pubblica amministrazione di rivoluzionare i propri sistemi informatici, potenziandoli e semplificandoli in totale sicurezza». L’anno scorso il gruppo ha annunciato un investimento strategico da 1,2 miliardi in cinque anni, approvato dal governo, per espandere l’infrastruttura cloud del Paese. Lanciata anche una collaborazione con l’Istituto nazionale di astrofisica attraverso due progetti. Il primo è relativo al disegno del modello end-to-end per uno spettrografo ad altissima risoluzione che sarà installato sul telescopio Elt dell’Eso, il più grande telescopio ottico-infrarosso al mondo; ciò è stato possibile attraverso il lavoro del gruppo di ricerca ottica e lenti dell’Inaf che ha sviluppato, per l’implementazione del modello end-to-end, un’architettura su piattaforma Amazon che sfrutta l’accelerazione fornita da schede video ultra-performanti. Il secondo progetto riguarda l’impiego di risorse di calcolo orientate al Cherenkov Telescope Array, il futuro osservatorio per lo studio dell’universo nei raggi gamma e al relativo progetto Astri dell’Inaf. In questo ambito, è stata sviluppata una soluzione cloud veloce e flessibile.
Mentre Aws continua la sua corsa, crescono però i timori per la privacy, anche se la sicurezza hi-tech pare inarrestabile: è Amazon, bellezza…
© Riproduzione riservata