I profitti di vendita balzano a 9,44 miliardi per i maggiori volumi prodotti e venduti (energia elettrica +33%, gas +18%). Bene il fotovoltaico, ma idro ed eolico pesano sull’utile
Ricavi in crescita, grazie alla maggiore energia elettrica prodotta, per Edison al giro di boa dei sei mesi che vede anche un netto rafforzamento nello sviluppo della capacità rinnovabile: il gruppo ha incrementato i propri investimenti del 33% rispetto allo stesso periodo del 2024, per sostenere in particolare lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile con circa 500 Mw di cantieri attualmente aperti in Italia nei settori fotovoltaico ed eolico, per accrescere la presenza territoriale e prossimità ai clienti di Edison Energia e lo sviluppo delle attività nel biometano.
Guardando ai numeri, il gruppo ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con una crescita dei ricavi di vendita a 9,44 miliardi di euro da 7, 26 miliardi milioni dello stesso periodo dello scorso anno, per effetto dell’incremento dello scenario prezzi e dei maggiori volumi prodotti e venduti (vendite energia elettrica +33%, gas +18%).
L’utile è sceso a 178 milioni di euro, rispetto a 221 milioni di euro dello stesso periodo del 2024, segnando una “performance solida”, si legge in una nota del gruppo. In linea con le aspettative, il margine operativo lordo si è attestato a 736 milioni di euro, da 967 milioni del primo semestre 2024. Una flessione dovuta all’effetto “combinato delle minori opportunità di ottimizzazione del portafoglio gas di lungo termine, di una produzione idroelettrica tornata in linea con le medie storiche dopo un 2024 eccezionale e dell’impatto della ridotta marginalità nel segmento B2C legata alla forte crescita della base clienti di Edison Energia (+32%) che nel periodo supera i 3 milioni di contratti, nonché dell’alta competizione nel settore”, spiega una nota.
Sulla base dei risultati, Edison per il 2025 stima un ebitda nella parte alta della forchetta inizialmente prevista tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro.
Guardando ai business, è cresciuto il contributo della produzione termoelettrica, che nel primo semestre è aumentata del 31,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie soprattutto alle centrali di ultima generazione di Presenzano in Campania e di Marghera Levante in Veneto, e delle attività di Edison Next rivolte, in particolare, ai clienti industriali. Le attività rinnovabili e dei servizi per i clienti costituiscono il 50% del margine operativo lordo di Edison, in linea con l’obiettivo di raggiungere progressivamente il 70% al 2030.
La produzione termoelettrica è la prima fonte del mix energetico nazionale, in crescita del 10,7% a 71,9 TWh. Le rinnovabili complessivamente rappresentano il 36,6% della domanda, pur con trend disomogenei: la produzione idroelettrica è in diminuzione (-19,4%), come anche la produzione eolica a causa della minore ventosità del periodo (-11,9%), mentre la produzione fotovoltaica è in crescita (+23%), grazie alla maggiore capacità installata e alle condizioni favorevoli di irraggiamento.
Quanto al gas, la domanda in Italia nel primo semestre è in aumenta del 7,7% a 33,4 miliardi di metri cubi. A crescere sono gli usi residenziali del +0,9% a 15,4 miliardi di metri cubi, mentre gli usi industriali, invece, sono in lieve diminuzione (-0,2%).
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