Da colosso dell’occhialeria a piattaforma globale per la salute e l’innovazione. La metamorfosi di EssilorLuxottica è in divenire sotto la guida di Francesco Milleri, successore designato da Leonardo Del Vecchio alla guida della creatura voluta fortemente per avere la dimensione necessaria per primeggiare a livello globale. Adesso, a sei anni dalla fusione con la francese Essilor, il gruppo sta testando nuove frontiere per diventare una piattaforma di innovazione tecnologica in cui convergono tecnologie oftalmiche all’avanguardia, percorsi di cura della vista, diagnostica avanzata, trattamenti terapeutici, chirurgia oculistica, audiologia e occhiali intelligenti; su quest’ultimo punto EssiLux poggia sulla partnership di lunga data con Meta, che ha consolidato tale legame con l’ingresso, ancora non ufficiale, nel capitale della società con una quota del 3%.
La sponda di Zuck
Mark Zuckerberg non ha mai nascosto la volontà di trasformare un paio di occhiali «nella principale piattaforma tecnologica del futuro e renderla al contempo desiderabile e alla moda». Occhiali intelligenti che nelle ultime versioni hanno migliorato le prestazioni di fotocamera e batteria, ma in prospettiva sono chiamati a essere la prossima grande piattaforma per l’interazione con l’intelligenza artificiale. «Questo sarà un anno decisivo che determinerà se siamo sulla strada verso molte centinaia di milioni e infine miliardi di occhiali IA», ha affermato il numero uno di Meta lo scorso febbraio.
Dal 2019 la collaborazione tra Meta ed EssiLux ha dato vita a due generazioni di occhiali intelligenti a marchio Ray-Ban diventati rapidamente un prodotto di largo consumo (oltre 2 milioni di unità vendute). Il perimetro d’azione dell’intesa Zuckerberg-Milleri dallo scorso anno coinvolge tutto il portafoglio prodotti di EssilorLuxottica, costituito da oltre 150 marchi di occhiali. Dopo il recente lancio degli occhiali smart Oakley Meta, le attese sono di prossimo passo che coinvolga nella volta IA anche il marchio Prada. Chiaramente la concorrenza nel campo degli smart glasses non mancherà. Apple e Samsung sono infatti pronte ad attaccare il mercato con i loro modelli, anche se i tempi non sono ancora maturi. Gli Apple Glass sono attesi non prima della fine del prossimo anno, mentre il colosso coreano risulta nelle fasi finali di sviluppo per il suo modello Haean.
Altro tassello della svolta tech voluta da Milleri è rappresentato dai Nuance Audio Glasses, autorizzati dalla Fda americana e che hanno creato una nuova categoria di prodotto in grado di potenziare sia vista che udito.
Raddoppia in Borsa
La spinta sull’innovazione non è passata inosservata agli occhi degli investitori. Il titolo ha superato per la prima volta i 100 miliardi di capitalizzazione, spingendosi fino a 136 miliardi a febbraio in coincidenza con i risultati record del 2024, archiviato con 26,5 miliardi di euro di fatturato e 3,1 miliardi di profitti netti. Rispetto al 2019, anno di nascita del gruppo, la capitalizzazione è raddoppiata, il fatturato è lievitato del 52,4% e l’utile del 61%, mentre il dividendo è quasi raddoppiato. Il prossimo 28 luglio il gruppo diffonderà i conti di metà anno che dovrebbero confermare il trend strutturale di crescita, con Goldman Sachs che prevede una robusta crescita dei ricavi trimestrali del 6,5% a cambi costanti. Il mercato attende lumi anche su possibili mosse legate ai dazi: Milleri ha aperto all’ipotesi di trasferire parte della produzione negli Stati Uniti, senza però toccare Italia e Francia.
La trasformazione di Essilux passa anche dal med-tech con una serie di acquisizioni mirate sull’oftalmica avanzata: dalla tedesca Heidelberg Engineering, specializzata in tecnologie per diagnosi e chirurgia digitale, a Cellview e Espansione Group, che operano rispettivamente nella diagnosi precoce delle patologie retiniche e nel trattamento non invasivo della secchezza oculare. Un’integrazione verticale che parte dall’esame dell’occhio e arriva fino alle cliniche: ne sono già 72 quelle acquisite dal gruppo con Optegra, catena internazionale specializzata nella cura della vista.
Accanto alla spinta tecnologica, con Fortune che ha posto la società di Milleri al 13° posto tra le aziende più innovative in Europa, la strategia di EssiLux è sempre aperta a nuove opportunità in ambito M&A e ha visto nell’ultimo anno la scommessa dell’acquisizione del brand Supreme, icona dello streetwear globale, una sorta di dichiarazione d’intenti della volontà dell’azienda di parlare alle nuove generazioni.
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