Generali alzerà il velo sui conti di metà anno mercoledì 6 agosto. Gli analisti stimano un utile ben sopra i 2 miliardi registrati un anno fa, un risultato operativo in ulteriore crescita a 4 miliardi e premi lordi per 51 miliardi. Il Solvency ratio è stimato in media al 214%. Il consensus indica premi fra un minimo di 50,1 e un massimo di 55,1 miliardi e una media di 51 milioni rispetto al dato di 50,1 miliardi del primo semestre 2024. L’utile operativo è visto fra 3,9 e 4,1 miliardi con una valore medio di 3,99 (da 3,7 di un anno fa), il risultato netto fra 1,9 e 2,29 milioni, in media a 2,15 miliardi e l’utile normalizzato tra 2 a 2,38 miliardi pari a una media di 2,2 miliardi (erano entrambi a 2 miliardi a fine giugno 2024) .
La società riporta anche le stime per l’intero 2025, per il quale il consensus indica ora premi lordi di 98,7 miliardi (oltre i 100 miliardi le stime medie per il 2026 e il 2027), un utile operativo di 7,9 miliardi e un risultato netto adjusted pari a 4,22 miliardi. Il dividendo atteso per il 2025 è pari a 1,57 euro per azione in aumento nei due anni successivi e rispettivamente a 1,73 euro per il 2026 e 1,89 euro per il 2027 (sempre in media).
Donnet atteso al varco su partite in corso
I conti del gruppo assicurativo saranno illustrati dal ceo Philippe Donnet insieme al top management alla stampa e agli analisti, occasione anche per rispondere alle domande sulle partite in corso.
Il colosso triestino delle assicurazioni guarda agli sviluppi dell’Ops lanciata da Mps su Mediobanca (la banca guidata da Nagel è tra i maggiori azionisti di Generali con il 13,2%) e dovrà dire la sua alle proposte di Mediobanca in merito all’Ops su Banca Generali, a partire dall’accordo distributivo di insurebanking .
Alla vigilia dei conti il titolo è leggermente negativo, ma nell’ultimo anno ha guadagnato oltre il 17%. Di recente, JpMorgan ha rivisto la sua valutazione sugli assicuratori italiani, promuovendo Generali da Neutral a Overweight. La banca ha anche alzato il target price su Generali a 37 da 34 euro, citando prospettive di profitto più solide e potenziale di restituzione del capitale: le migliori prospettive per Generali sono legate a tendenze di pricing e dinamiche dei sinistri migliori del previsto nell’assicurazione auto retail e non-auto.
“A differenza dei suoi concorrenti compositi, Generali è un’azienda focalizzata sul retail e non esposta ai venti contrari dei prezzi nel settore P&C commerciale”, hanno aggiunto.
Gli analisti vedono anche un potenziale rialzo dal dispiegamento del capitale. Il piano di Generali include una crescita dei dividendi maggiore del 10% e almeno 500 milioni di riacquisti annuali di azioni.
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