Guai per la Vecchia Signora che torna nel mirino della Uefa per violazioni del fair play finanziario. Nella relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2025, pubblicata oggi dalla Juventus in vista dell’assemblea del prossimo 7 novembre, emerge che in data 18 settembre, come d’uso in situazioni analoghe per le società partecipanti alle competizioni Uefa, il Gruppo ha ricevuto da Uefa la comunicazione di apertura di un procedimento per il potenziale sforamento della Football Earning Rule per il triennio 2022/2023-2024/2025. L’esito di tale procedimento – che terrà conto anche delle prospettive di andamento per l’anno in corso e per gli anni futuri dell’insieme dei parametri economico-finanziari Uefa – è atteso per la primavera del 2026.
Cosa rischia la Vecchia Signora?
La Juventus precisa che tale procedimento potrebbe sfociare in una “possibile sanzione economica (allo stato attuale di difficile quantificazione, ma di importo presumibilmente non rilevante) oltre che a possibili restrizioni sportive (quali, ad esempio, restrizioni alla registrazione di nuovi calciatori nelle liste delle competizioni Uefa)”.
Tether avanza nel capitale e chiede spazio in cda
Intanto Tether, il colosso delle stablecoin che vede ai suoi vertici gli italiani Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino, è salita alll’11,5% della Juventus, stando a quanto risulta dal bilancio aggiornato al 30 giugno 2025 del club bianconero. In vista dell’assemblea del 7 novembre chiamata al rinnovo del cda, la stessa Tether ha depositato la lista di due candidati per la nomina del Consiglio di Amministrazione, che sono Francesco Garino e Zachary Lyons.
Exor, titolare di una partecipazione pari al 65,4% circa del capitale sociale del club bianconero, ha invece depositato una lista di 9 candidati per il nuovo board composta da Antonio Belloni; Gianluca Ferrero; Guido de Boer; Damien Comolli; Laura Cappiello; Fioranna Vittoria Negri; Kerstin Andrea Lutz; Diva Moriani; Diego Pistone.
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